lunedì 6 maggio 2013

La stanza del cardinale Baronio sulla Torre dei Venti


Alla fine del corso annuale di Archivistica alla Scuola Vaticana gli studenti svolgono con la guida dei docenti una visita nei vari ambienti dell'Archivio Segreto Vaticano: dalla Sala degli Indici alle Sale di Studio e Consultazione, dal Bunker ai Depositi, dal Piano Nobile alle Sale Ghigiane e alla Torre dei Venti. Si tratta di una esperienza didattica, fatta nel segno della globalità, che consente di recepire l'unitarietà e la sistematicità delle diversificate lezioni ed esercitazioni realizzate nel corso dell'anno accademico.
Le tematiche teoriche ed organizzative della disciplina studiata, insieme con l'interpretazione e la lettura degli antichi documenti considerati nelle esercitazioni pratiche, trovano modo di essere esperite e recepite con efficacia formativa e soddisfazione conoscitiva, verificate nella modernità di impostazioni innovative e nella consolidata tradizione conservativa dell'Archivio dei Papi.
Si aggiunge l'importanza dei valori culturali ed estetici che si legano alla visita che diviene anche storico-museale per le sale affrescate del Palazzo Apostolico, per gli ambiti architettonici ed artistici che accolgono, nella luce dei colori e nel silenzio dei secoli, le arche sontuose e gli armadi legnosi nei quali si conservano registri, libri, buste, fascicoli, pergamene e documenti che, i più antichi, datano dall'Alto Medioevo.
Una carrellata sul patrimonio storico e documentario si può avere navigando il sito di LUX IN ARCANA, una suggestiva mostra curata dallo stesso Archivio Segreto Vaticano che consente di recuperare nell'esperienza multimediale testimonianze e curiosità su avvenimenti e personaggi storici.

Ho partecipato alla visita nel gruppo degli studenti guidati dai docenti Luca Carboni e Giovanni Castaldo assistiti da Alfredo Tuzi segretario della Scuola. Insieme con le stimolazioni del sapere disciplinare della materia studiata durante l'anno, soprattutto attraversando le sale seicentesche del piano nobile e in salita verso la Torre dei Venti ho avuto occasione di percepire un senso religioso ed ecclesiale e di osservare segni tangibili della storia della Chiesa.
Questa è la stanza di Cesare Baronio” ha annunciato il docente ad un certo punto del cammino.
Il cardinale discepolo di san Filippo Neri, agiografo e storico eccelso della Chiesa, scrittore dei dodici volumi monumentali degli Annali Ecclesiastici, vi stette in qualità di Bibliotecario di Santa Romana Chiesa dal 1597 al 1607, anno della sua morte. L'Archivio Vaticano fu separato dalla Biblioteca Vaticana e fu istituito come entità autonoma 4 anni dopo, nel 1611, da papa Paolo V.
Con Cesare Baronio, seguendo gli Appunti di Diplomatica di Sergio Pagano, Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano, ci si porta ad un punto cruciale della storiografia ecclesiastica, alla considerazione rigorosa del patrimonio delle fonti documentali della Storia della Chiesa che in epoca post-tridentina viene religiosamente rivisitato e apologeticamente trattato con il metodo nuovo degli Annales cattolici che si contrappongono alle Centuriae Magdebughesi dei protestanti.
Per il Venerabile Cesare Baronio ho nutrito sempre un devoto ed ammirato sentimento, motivato sia religiosamente e sia per il suo lavoro di storico. Incominciai a consultare i suoi Annali nella Biblioteca di Fano per qualche ricerca agiografica e di storia locale e mi colpirono la vastità e la particolarità della sua opera; ed ho sempre collegato la sua figura ad una biblioteca, stimolato in ciò anche da qualche rappresentazione grafica che lo ritraeva intento allo studio in una stanza piena di libri e con la finestra aperta sulla campagna esterna. Un'ambientazione che ho personalmente riscontrato simile in alcune sale della Biblioteca Benedettina di Subiaco ed in altre biblioteche monastiche. D'altro canto l'ambientazione con lo studioso ecclesiastico trova anche riferimenti nell'iconografia artistica come quella del San Girolamo di Antonello da Messina (1474) e del Sant'Agostino di Vittore Carpaccio (1503).
La stanza di Cesare Baronio che si incontra visitando le Sale dell'Archivio Vaticano, e salendo verso l'alto della Torre dei Venti, si affaccia sui Giardini Vaticani e prelude la visione più ampia sull'intera Roma che si gode dal terrazzo della Torre.


Nessun commento:

Posta un commento