lunedì 30 settembre 2013

Il Convegno Pastorale Diocesano di Aversa con Mons. Rino Fisichella

Non ho potuto presenziare al Convegno Pastorale Diocesano nella Cattedrale di Aversa del 26 settembre 2013. Ho perciò cercato in rete e sul sito diocesano le notizie riguardanti il suo svolgimento e le parole espresse dal Vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo e dal Vescovo Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, invitato a tenere la relazione principale.
Il Convegno era stato preceduto dalla lettera-invito del Vescovo Spinillo alla Diocesi che sintetizzava le attività pastorali svolte nell'anno precedente e tracciava con l'indicazione del tema del convegno il cammino per il nuovo anno pastorale:

Con il mese di settembre, ormai alle porte, inizieremo il cammino del nuovo anno pastorale che, alla conclusione del l'Anno della fede, riprenderà il cammino di educazione al vivere la fede, la speranza e la carità nella concretezza degli ambiti della nostra vita quotidiana. In particolare nell’anno 2013-2014, in continuità con gli anni precedenti, ci soffermeremo a riflettere sulla virtù teologale della speranza che illumina il vivere quotidiano dei credenti per l'annunzio che i Discepoli di Emmaus, nella notte, corrono a condividere con i fratelli:
"Il Signore è veramente risorto" (Lc 24,34)

Il Convegno è stato affollatissimo e tutti hanno potuto ascoltare con interesse e coinvolgimento spirituale le parole dei due vescovi. Quelle di Spinillo tese ad esortare e a rincuorare la fede nel Signore risorto fondamento della speranza nel difficile contesto socio-territoriale della diocesi. Quelle di Fisichella, con la riflessione teologica sul pensiero di San Paolo e la considerazione mistica del poeta Peguy, tese a presentare la Speranza come luce essenziale della fede e del cammino dei cristani.

Le parole di Mons. Angelo Spinillo
Dobbiamo crescere nella conoscenza e nella consapevolezza del dono che abbiamo ricevuto, della fede che illumina la nostra vita, apre i nostri cuori alla speranza e orienta tutto alla carità, che non avrà mai fine ed è pienezza di comunione con l’amore eterno di Dio. A volte siamo sfiduciati di fronte a tante forme di male e di cattiveria, di prepotenza assassina e di egoismo consumista tanto che ci sembra quasi impossibile cambiare le cose, ma un popolo di schiavi è passato attraverso il mare per andare verso la Terra promessa, mentre la resurrezione del Signore dalla morte è il fondamento della nostra fede e della nostra speranza”.

Le parole di Mons. Rino Fisichella
Nella lettera ai Colossesi, San Paolo definisce in cosa consiste la speranza: ‘Cristo in voi, speranza della gloria’. La speranza è la presenza di Cristo nella vita di ogni battezzato, il mistero di un Dio venuto incontro all’umanità per farle conoscere il mistero del suo amore: all’origine della nostra speranza, dunque, vi è l’atto gratuito dell’amore di Dio, che ci chiama a condividere la sua stessa vita
[...]
Come scrisse Charles Peguy, la speranza è una bambina da nulla, venuta al mondo il giorno di Natale e, anche se il popolo cristiano non fa attenzione che alle due sorelle grandi e non vede quasi quella che è in mezzo, sarà proprio questa bambina ad attraversare i mondi e a trascinare tutto. La speranza sorge dalla fede, che San Paolo definisce ‘fondamento delle cose che si sperano’, e si nutre dell’amore.
[...]

Come scrive sempre l’apostolo San Paolo ai Romani, ‘le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi’. La speranza, quindi, sia un percorso di vita per tutti, consci che Dio vuole vivere la sua vita con noi”.