martedì 7 aprile 2015

In memoria del sacerdote don Vincenzo Capasso

Luoghi vocazionali di don Vincenzo: Aversa, Posillipo, Fratta
Doveva celebrare il 40° dell'ordinazione sacerdotale il 12 Luglio 2015. Durante la notte, prima dell'alba della Pasqua di quest'anno, don Vincenzo Capasso ha concluso la sua vita terrena. E' stato un avvenimento inaspettato che ha assunto significati particolarissimi e coincidenti nella ricezione della notizia e nella elaborazione del cordoglio per la sua morte vissuto dagli amici e dai conoscenti: quello liturgico del giorno della Risurrezione del Signore e quello agiografico del giorno del suo Onomastico.
Gli amici hanno immediatamente condiviso la notizia realizzando una rete di comunicazione e di riflessione che ha suscitato una grande partecipazione spirituale e conoscitiva. Il ricordo e l'immagine di don Vincenzo si sono stagliati nel clima delle feste pasquali del paese e della diocesi; e nella Basilica Pontificia di San Sossio di Frattamaggiore, nella mattinata del Lunedì dell'Angelo, il Vescovo Angelo Spinillo ha presieduto la celebrazione eucaristica alla quale hanno partecipato insieme con i vescovi Mario Milano e Giovanni D'Aniello moltissimi sacerdoti ed un'assemblea numerosissima.
L'omelia del Vescovo Spinillo, che ha fatto riferimento ai contributi conoscitivi degli amici e ai suoi ricordi personali, ha messo in luce i significati della vita sacerdotale di don Vincenzo e i tratti esemplari della sua personalità di credente e di uomo completamente affidato alla Provvidenza di Dio. Durante la celebrazione eucaristica è stata data lettura anche di una comunicazione inviata dal Vescovo Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Croazia, che ha voluto ricordare il sacerdote defunto suo amico fraterno fin dal tempo degli studi al Seminario minore di Aversa.

Da Angelo Faiola: al Seminario minore di Aversa

La cordata delle comunicazioni conoscitive e delle riflessioni sulla vita e sull'esempio di don Vincenzo è iniziata subito, la mattina di Pasqua, con un flash (così denomina le sue riflessioni e i suoi post sui social) di Antonio Anatriello, anch'egli suo confratello e amico fin dagli studi in seminario per la preparazione al sacerdozio. 

Da Antonio Anatriello: Chiesa del Redentore e immagine giovanile 

L'intervento di Antonio è stato diffusamente condiviso e ha suscitato commenti ed approfondimenti della figura di don Vincenzo. Lo hanno fatto ad esempio il confratello e amico Antonio Vitale, il padre gesuita Giovanni Notari, suo amico dagli studi del seminario, l'amico di seminario Angelo Faiola. Anche io personalmente ho avuto modo di condividere il flash e di commentare con il rilievo di un tratto della personalità ecclesiale di don Vincenzo che conoscevo dalla giovinezza. Don Angelo Crispino, prete della generazione immediatamente precedente quella di don Vincenzo, lo ha ricordato con gratitudine: 
Grazie,Enzo! Amico leale e sincero. Fratello di umanità e di vita sacerdotale! La tua testimonianza è entrata negli occhi e nel cuore di un mondo pulito e di una chiesa libera e genuina. Sei entrato nel novero di una gloriosa e significativa tradizione sacerdotale frattese che non sarà dimenticata.

Dal gruppo San Filippo Neri: immagine sportiva giovanile

Don Vincenzo era Cappellano delle Suore di Casaluce e collaborava nei diversi ambiti parrocchiali locali, soprattutto quelli del SS.mo Redentore, sua parrocchia d'origine, di San Filippo Neri e di San Sossio. Ed era anche docente. Questi ambiti, ecclesiale, scolastico, e quello dell'amicizia, sono stati i luoghi ove la figura di don Vincenzo è stata ricordata e dai quali è pervenuto il segnale della più profonda commozione e partecipazione.

Dal gruppo San Filippo Neri; Don Vincenzo con l'inseparabile sigaretta

Il ricordo umano ed ecclesiale di don Vincenzo si è arricchito così di parole, di pensieri e di immagini (belle ed uniche quelle di Antonio Anatriello, di Alessandro D'Errico, di Angelo Faiola e del gruppo San Filippo Neri, che ho utilizzato per questo post in sua memoria).

A. Anatriello, V. Capasso, A. D'Errico, A. Vitale

Di seguito propongo alla lettura il flash di Antonio Anatriello e la lettera scritta da Zagabria da Alessandro D'Errico il cui testo egli ha poi reso pubblico sui social.



A. Anatriello, A. D'errico, A. Vitale, V. Capasso

Concludo con il commento che al mattino di Pasqua ho immediatamente aggiunto ai tanti che hanno condiviso il flash di Antonio Anatriello:

Il carissimo Vincenzo ci ha un po' spiazzato. Non sarà più facile incontrarlo, occasionalmente ma normalmente, per le vie del centro; riconoscere il suo volto giovane e scambiare con lui in letizia e saggezza concetti belli e sorprendenti su Dio e sugli uomini.