giovedì 15 agosto 2013

Una settimana di preghiera e di vangelo agli Altipiani

Una settimana di preghiera e di vangelo dal 6 al 13 Agosto 2013. E' il percorso spirituale estivo proposto dalla Parrocchia degli Altipiani di Arcinazzo, dedicata alla Beata Vergine Maria 'Refugium peccatorum', che celebra quest'anno il 50° della fondazione. Da qualche anno la Parrocchia, che prima era situata nella giurisdizione territoriale dell'Abbazia Benedettina di Subiaco, fa parte della Diocesi di Anagni ed è retta Padre Mario Fucà, frate cappuccino del Convento di Fiuggi. Durante l'estate di ogni anno la piccola comunità parrocchiale degli Altipiani si espande in maniera notevole coinvolgendo la partecipazione dei numerosi fedeli e famiglie che trascorrono in questo luogo di montagna, a pochi chilometri da Roma, le loro vacanze occasionali e la loro villeggiatura. La settimana del percorso spirituale parrocchiale di agosto trova il culmine nella processione, ovvero nel 'pellegrinaggio' come preferisce considerarla padre Mario, che si svolge la sera del 13 Agosto in onore della Beata Vergine patrona per le vie della località che si compone con le frazioni appartenenti ai Comuni di Arcinazzo Romano, di Trevi nel Lazio e di Piglio.

Varie altre iniziative sociali e pastorali convergono in questa settimana, che ha una preparazione remota nel persistente impegno di apostolato e catechesi del parroco cappuccino, di padre Mario che nel suo ordine è responsabile nazionale per l'evangelizzazione ed è animatore instancabile di iniziative missionarie, di solidarietà e di guida spirituale, che si avvale dei linguaggi molteplici della comunicazione (libro del 50°, arte, musica, teatro, mercatino, conferenza, canto e religiosità) per la pastorale comunitaria e l'annuncio evangelico adattato ad ogni età e generazione. Volentieri pervengono alla collaborazione e al sostegno delle iniziative di padre Mario semplici parrocchiani, ministranti, genitori, gruppi giovanili, alcuni frati cappuccini visitatori (f. Gianfranco e f. Massimiliano) compreso il ministro provinciale (p. G. Palmisani), altri ministri, autorità civili, e lo stesso vescovo di Anagni mons. Lorenzo Loppa. 
Una scorsa al depliant illustrativo del programma delle iniziative della settimana darà il senso della loro importanza e della varia e qualificata partecipazione.


Quest'anno anch'io ho avuto occasione di camminare un poco insieme con padre Mario e la sua comunità. Con Antonietta ed altri amici, praticando un vero 'Trekking dello Spirito', sono stato lungo il percorso contemplativo (ora scandito da grandi raffigurazioni metalliche della Via Crucis) che Giovanni Paolo II faceva spesso ai Prati di San Biagio sopra Piglio. Poi mi sono arrampicato sul tortuoso sentiero di montagna verso la cima del Monte Retafani (1054 mt.) collaborando all'istallazione dei pannelli meditativi dei 'Misteri della Luce' trasportati in salita da Regina, l'asina della Parrocchia. 

Si è trattato di una esperienza devota e di approfondimento della conoscenza della figura del papa beato, della scoperta di un leggendario locale esistente circa le sue escursioni ed i suoi incontri sui monti sopra Piglio. Esemplare è la conversazione, narratomi da Euro, avuta dal papa con un pastore di pecore presso l'eremo della Madonna del Monte:

- “Tu che mestiere fai? Io qui porto questo centinaio di pecore”;
Faccio il pastore, come te, e porto milioni di pecore per tutto il mondo”.

In una delle serate ho anche ascoltato la conferenza di p. Giulio Albanese sul tema: “Da Benedetto a Francesco … nell'anno della fede”. Il missionario comboniano, noto giornalista scrittore e comunicatore delle cose della Chiesa, è spesso ospite della comunità di padre Mario, con il quale collabora per la catechesi missionaria e per la realizzazione di vari progetti culturali e di evangelizzazione. Egli ha trattato la tematica in maniera suggestiva e convincente, contribuendo alla comprensione dei recenti avvenimenti della Chiesa che hanno portato alle dimissioni di papa Benedetto XVI e alla elezione di papa Francesco. La sua è stata una analisi, teologica e sociologica insieme, sviluppata con l'ausilio di una chiave interpretativa simbolica ed originale circa lo stile e le aspettative spirituali del pontificato: lo stolone che il Papa usa per impartire la solenne benedizione Urbi et Orbi. Lo stolone del Papa porta impresse le effigi dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, fondatori della Chiesa di Roma: il primo che rappresenta lo “stile petrino” istituzionale ed organizzativo e l'altro che rappresenta lo “stile paolino” e missionario dell'agire del “Vescovo di Roma”: due stili che appaiono di volta in volta con espressioni singolarmente predominanti e caratterizzanti dei comportamenti e delle azioni dell'uno o dell'altro Papa. Evidentemente con iniziative, parole ed esiti particolari per la vita religiosa della Chiesa e per le espressioni storiche della fede in Gesù Cristo.

L'ispirazione posta a riferimento spirituale della Settimana di preghiera e di vangelo agli Altipiani è stata l'Enciclica di papa Francesco Lumen Fidei, dalla quale è stata tratta la preghiera mariana che ha accompagnato tutti i momenti ecclesiali:


A Maria, madre della Chiesa e madre della nostra fede, ci rivolgiamo in preghiera.
Aiuta, o Madre, la nostra fede!
Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la sua chiamata.
Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi, uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa.
Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la fede.
Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore, soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare.
Semina nella nostra fede la gioia del Risorto.
Ricordaci che chi crede non è mai solo.
Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, affinché Egli sia luce sul nostro cammino.
E che questa luce della fede cresca sempre in noi, finché arrivi quel giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore!