lunedì 22 aprile 2013

Dalla croce al martirio - Seminario di studi sulla figura di san Sossio


Ho avuto occasione di partecipare e di intervenire durante il dibattito al 1° Seminario di studi organizzato dalla Basilica Pontificia San Sossio di Frattamaggiore per approfondire la conoscenza della figura del diacono Sossio, santo martire campano del IV secolo e patrono della città. L'iniziativa è stata realizzata con la collaborazione della Diocesi di Aversa, del Comune di Frattamaggiore e dell' Associazione Musei Ecclesiastici Italiani (AMEI). Gli interventi dei rappresentanti delle entità che hanno collaborato (il Parroco mons. Sossio Rossi, il Vescovo di Aversa mons. Angelo Spinillo, il Sindaco dott. Francesco Russo, il Presidente dell'AMEI mons. Giancarlo Santi, Il Presidente dell'ISAtellani dott. Francesco Montanaro moderatore) sono stati seguiti da due importanti relazioni accademiche affidate al prof. Gennaro Luongo dell'Università Federico II di Napoli, e al prof. Thomas Granier dell'Università di Montpellier. Il primo ha trattato del dossier agiografico di san Sossio, ed il secondo ha trattato del trasferimento delle reliquie di Sossio a Napoli curato e narrato dall'agiografo napoletano altomedievale Giovanni Diacono.
L'impressione è stata quella di vedere in atto un impegno che si è profuso come per dare slanci nuovi ed inediti alla valorizzazione di un patrimonio di conoscenze e di consistenze storico-culturali che devono essere lanciate sul piano locale e possibilmente fruite nelle diverse prospettive della fede religiosa, del servizio pubblico museale, e dell'appassionante ricerca che individua verità e valori notevoli nella narrazione agiografica del Santo patrono, ma che sarebbero poco conosciuti dalla popolazione e dagli studiosi che limitano localisticamente il loro interesse e la loro ricerca.
In realtà gli studi agiografici su san Sossio hanno consistenza e storiografia notevoli, sia nell'ambito della tradizione storico-ecclesiastica generale, che in genere pone in rilievo la connessione con il martirio alla Solfatara di san Gennaro e di altri santi campani, e sia nell'ambito della ricerca iniziata già a metà del '700 in Frattamaggiore con gli studi del canonico Padricelli e proseguita con il vescovo Lupoli, ordinario di Montepeloso, che nel 1807 realizzò la traslazione delle reliquie di San Sossio e di San Severino dal monastero cassinese napoletano che era a loro dedicato e che fu soppresso con l'avvento dal regime napoleonico. A questo vescovo frattese si deve l'enucleazione filologica di un primo ed approfondito 'dossier' agiografico sia individualizzato sul santo diacono di Miseno, realizzato con l'ausilio e la compulsione delle fonti più accredite dell'epoca (passiones antiche, martirologi storici, codici monastici e raccolte di ordini religiosi), e sia sul santo monaco evangelizzatore del Norico, traducendo e utilizzando la Vita Severini narrata da Eugippo.
Sulla base degli Acta Inventionis, preparati con intenti pastorali dal vescovo Lupoli ma anche fondati su rigorosi studi storici archeologici ed ecclesiastici, in Frattamaggiore nel corso dell'800 si sviluppò un vero e proprio filone di studi sansossiani. Questo filone si avvalse degli approfondimenti del canonico Giordano nella sue Memorie Istoriche del 1834, della polemica sulla traslazione sorta in epoca post-unitaria tra il parroco Lupoli ed il Galante autore della Guida sacra della città di Napoli; e in maniera eccelsa della monumentale opera agiografica Memorie di San Sosio martire di mons. Carmelo Pezzullo del 1888 che passò in rassegna e trattò tutti gli elementi noti ed inediti che per la maggior parte sono ancora oggi riguardati negli studi e dagli studiosi della figura di san Sossio.
I contributi dei due relatori accademici al 1° Seminario sicuramente rafforzano una conoscenza che per altro si è già consolidata e ancorchè ampliata con ulteriori piste di approfondimento nel corso degli studi sansossiani frattesi che hanno dato vita a momenti (celebrazioni di centenari, mostre, convegni internazionali) studi ed opere, variamente promossi dalla Basilica Pontificia, dalla Pro Loco e dall'ISAtellani, che si pongono come riferimento e bibliografia fondamentale per le opere, le attività e i momenti che si intendono realizzare nelle odierne prospettive emerse dal 1° Seminario di Studi.

Bibliografia: P. Saviano, Ecclesia Sancti Sossii – Storia Arte Documenti, Frattamaggiore 2001

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