mercoledì 11 dicembre 2013

Centenario dell'ordinazione sacerdotale di Mons. Federico Pezzullo

La comunità ecclesiale frattese ha sempre avuto un forte legame di riconoscimento e di memoria con Federico Pezzullo, nativo di Frattamaggiore, che fu vescovo di Policastro dal 1937 al 1970.
Questo legame si è ulteriormente rinsaldato negli ultimi dieci anni con un pellegrinaggio che da Fratta si svolge verso la meta della Cattedrale cilentana, ove sono custodite le spoglie del Presule Servo di Dio, per il quale è in corso il processo di beatificazione. Grande animatore della devozione e del pellegrinaggio è Tarcisio Salvato, formatosi alla scuola di spiritualità del vescovo Pezzullo e ministro laico impegnatissimo nella vita della chiesa locale.
A Tarcisio non è sfuggita la memoria della ricorrenza nel 2013 del centenario dell'ordinazione sacerdotale di mons. Federico, e si è attivato per la sua commemorazione liturgica a Frattamaggiore.
Il clero locale si è sentito fortemente coinvolto ed ha predisposto la celebrazione eucaristica dell'11 Dicembre 2013 alla quale partecipano anche i vescovi di Teggiano-Policastro e di Aversa: Antonio De Luca, Angelo Spinillo e Mario Milano. L'evento organizzato dalla antica Congrega dei Preti di Frattamaggiore assume significati importanti ed esemplari per la storia ecclesiastica locale e per la spiritualità sacerdotale nel nostro territorio.
Per la conoscenza della figura del Vescovo Federico Pezzullo, peraltro oggetto di ricerche e di studi teologici ed agiografici e di tesi di Scienze Religiose (cfr. quella di Francesco Salvato), riporto il testo da me preparato per il portale di santiebeati.it.

Federico Pezzullo nacque il 13 dicembre 1890 a Frattamaggiore (NA) in Diocesi d'Aversa, da Vincenzo e Maria Grazia Ferro, e fu battezzato nella Chiesa di San Sossio.
Nel 1901 fu accolto dal vescovo Francesco Vento nel Seminario di Aversa, ove compì il suo percorso di studio per il sacerdozio. In seminario egli si impegnò nel campo dell'apostolato giovanile e, come giovane diacono, fu assistente spirituale dei Paggi del SS. Sacramento nella Chiesa di Maria SS. Annun ziata e di S. Antonio in Frattamaggiore; per quella associazione che si riuniva nell'adorazione quindicinale compose l'Inno di San Tarcisio.

Il 3 Agosto 1913 fu ordinato presbitero dal vescovo Settimio Caracciolo e fu socio attivo del Circolo S. Paolo di Aversa, vivendo l'esperienza della Unione Apostolica come mezzo per la santificazione personale e sacerdotale. Il campo della catechesi gli fu congeniale.
Durante la Grande Guerra (1915-18) fu soldato a Pederobba (Treviso), e Cappellano dell'O.N.B. operativo nel Servizio di Sanità presso l'ospedale da Campo 0129.
Nel 1918 si laureò in Lettere Classiche presso l'Università di Napoli ed il vescovo Caracciolo lo nominò Canonico della Cattedrale di Aversa e Maestro delle Scuole Catechetiche della Diocesi. Nel 1919 pubblicò la sua tesi di laurea e si avviò ad operare nel campo pedagogico civile, divenendo docente presso la Scuola Statale Complementare Bartolommeo Capasso di Frattamaggiore. Nel 1923, sti matissimo da tutti, fu nominato Preside della sua Scuola, carica che tenne fino al 1935.
Il 26 gennaio 1930 il vescovo Caracciolo lo nominò Rettore del Santuario dell'Immacolata di Frattamaggiore. La sua pastorale assunse una impronta eucaristica e mariana, ed il Santuario divenne centro di spiritualità e di irradiazione missionaria della fede cattolica.
Nel settembre del 1935, anno del Congresso Eucaristico Diocesano, il vescovo Carmine Cesarano lo nominò Rettore e Preside degli Studi del Seminario Maggiore di Aversa: carica che egli svolse per circa 2 anni con significativo impegno religioso e per la quale egli rinunciò ad essere Preside della Scuola Statale di Frattamaggiore.
L'Osservatore Romano del 28 Gennaio 1937 riportò ufficialmente la comunicazione della nomina che egli ebbe dal Papa Pio XI a Vescovo di Policastro Bussentino in provincia di Salerno. L'11 Aprile 1937 S. E. Mons Federico Pezzullo fu consacrato vescovo nella cat tedrale di Aversa. Fece il suo ingresso nella Diocesi di Policastro il 6 maggio 1937, dopo 13 anni di sede vacante e 66° nella serie storica dei vescovi policastrensi. Esordì illustrando i contenuti della sua prima lettera pastorale. Configurò il suo stemma araldico con due leoni, in campo azzurro, sostenenti un ramo fiorito, col motto sovrastante «Fortiter et suaviter».
Nel 1939 pubblicò la conferenza teologica Cristo mediatore che esprimeva la visione cristocentrica della sua pastorale. Nel 1940 fu scelto dai vescovi campani per essere Commissario e Sovrintendente agli Studi nel Pontificio Seminario Regionale di Salerno e tenne la carica fino al 1970.
Nel 1942, animato dal grande spirito missionario riconosciutogli anche dal beato P. Paolo Manna superiore del PIME di Ducenta, contribuì con i suoi consigli e con i suoi scritti alla costituzione di una congregazione religiosa femminile nella diocesi di Aversa, per la quale suggerì la denominazione di Discepole di Santa Teresa del Bambino Gesù che fu ufficialmente adottata.
Nel 1946 indisse il Con gresso Eucaristico di Sapri, considerato tra le “tappe luminose” e “le pa gine più belle della storia della Diocesi, redimendo il suo go verno pastorale di fiori che non appassiranno nel tempo” (Gaetano Capasso).
Il 1 novembre del 1950 fu presente alla solenne proclamazione fatta da Pio XII del dogma dell'Assunzione di Maria, come si ricorda in una lapide infissa nell'atrio della Basilica di San Pietro; ed il 25 gennaio del 1951 fu nominato assistente al Soglio Pontificio. Dal settembre del 1955 al 24 giugno del 1956 fu anche Amministratore apostolico della Diocesi di Vallo della Lucania.

Dal 1962 al 1965 partecipò al Concilio Vaticano II, e la sua firma fu apposta in molti Atti. Il 17 marzo del 1966 volle lasciare scritto il suo 'testamento spirituale'. 'In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum'.
Dopo la prima lettera pastorale scritta nel 1937 in occasione della consacrazione episcopale, il vescovo ne scrisse poi altre 23, affidando ad esse il suo pensiero teologico e l'esplicitazione della sua lunga guida pastorale. Tutte le 24 lettere furono raccolte in un unico volume pubblicato nel 1968 con la prefazione del Can. Teologo D. Paolo Pifano. Per raggiunti limiti di età il 22 agosto del 1970 lasciò il governo della Diocesi.
Il 10 settembre del 1979, alle ore 10.30, Mons. Pezzullo morì santamente, a 89 anni. Le sue spoglie sono custodite nella cattedrale di Policastro.
Nella Diocesi di Policastro, ora congiunta con quella di Teggiano, si sono susseguite diverse manifestazioni celebrative e conoscitive della vita e delle virtù del vescovo Pezzullo, le quali sono culminate con l'apertura, il 19 settembre del 2007, del processo di beatificazione.
La sessione conclusiva dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Federico Pezzullo, Vescovo di Policastro, è stata celebrata il 3 Maggio 2010 nella Cattedrale di Policastro e gli Atti sono stati trasferiti alla Congregazione per le Cause dei Santi.

Portale ufficiale di Federico Pezzullo
Portale di santiebeati.it

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