lunedì 4 febbraio 2013

Don Bosco e il senso della storia


Agganciare il percorso della personale attività pastorale ed educativa al cammino epocale della Chiesa nel periodo delle grandi trasformazioni culturali ed economiche del XIX secolo. Fu questo il significato che assunse l'opera di Giovanni Bosco (1815–1888), il santo sacerdote educatore infaticabile dei giovani nella Torino sabauda preunitaria e fondatore carismatico dell'ordine dei Salesiani e della loro vasta missione cattolica nel mondo contemporaneo. La sua opera educativa si svolse in maniera prodigiosa, ed assunse esiti risolutivi nei confronti della devianza e dello sfruttamento del lavoro giovanile, in un contesto torinese dove si registravano forme di pauperismo e problematiche connesse all'immigrazione contadina e all'industrializzazione.
Giovanni Bosco nacque quando in Europa si era concluso il periodo rivoluzionario e napoleonico. Orfano di padre e piccolo contadino dell'astigiano egli apprese i primi rudimenti del sapere da un vecchio sacerdote. La sua formazione umana e culturale, da garzone di campagna a seminarista e a giovane sacerdote del Convitto Ecclesiastico di Torino (dal 1826 al 1844), avvenne in un arco di tempo caratterizzato da molteplici mutamenti storici, nel clima della restaurazione e della nascente cultura risorgimentale.
La sua opera giovanile, fortemente intrisa dell'entusiasmo vocazionale e dello spirito sacerdotale, si concretizzò nell'Oratorio; una iniziativa che ebbe i suoi primi sviluppi al contatto con i carcerati e i giovani provenienti dalla campagna. Attraverso quella istituzione don Bosco assicurò a decine di ragazzi l'assistenza religiosa e morale, la crescita nella fede, l'alfabetizzazione e l'apprendimento di un mestiere artigianale.
Nella Torino di metà ottocento egli riuscì con l'obolo popolare a costruire la chiesa di San Francesco di Sales, diede vita a tre esperienze oratoriane, organizzò numerosi laboratori di artigianato, istituì una scuola ginnasiale, coinvolse circa un migliaio di giovani.
All'indomani dell'Unità d'Italia (1860) la sua opera fu vista con favore in tutti gli ambienti civili ed ecclesiastici; ottenne il sostegno del Governo, il plauso del Papa, e l'aiuto di numerosi benefattori e collaboratori. In poco più di un decennio egli riuscì a costituire l'ordine dei Salesiani (Padri, Suore e Cooperatori); e riuscì a costruire altre tre chiese, due a Torino (S. Maria Ausiliatrice e S. Giovanni Evangelista) e una a Roma (Sacro Cuore di Gesù).
Alla fine dell'ottocento l'opera di Don Bosco ed il suo messaggio educativo a favore dei giovani, concretizzatisi con istituti scuole e missioni salesiani, erano diffusi in Europa in America Latina ed in altre parti del mondo.
Educazione dei giovani ed organizzazione della vita consacrata apparvero come gli ambiti fondamentali rispetto ai quali don Bosco indirizzò la sua attività sacerdotale. Tali appaiono i tratti caratteristici della sua opera così come essa viene tuttora esperita nella relazione sociale e nella dinamica ecclesiale contemporanea. Questi tratti fin dalle origini non furono disgiunti dalla persistente iniziativa pubblica che Giovanni Bosco sviluppò nel campo della comunicazione e della catechesi. Egli attinse alle conoscenze che gli derivavano dalla personale familiarità con lo studio della storia della Chiesa e con la intensa pratica devota, e pubblicò libri destinati agli studi scolastici dei ragazzi e alla crescita della loro fede. Pubblicò biografie esemplari con intenti educativi e devozionali; si ispirò all'insegnamento dei santi e alle loro soluzioni per caratterizzare la sua predicazione e la sua metodologia educativa. San Filippo Neri, Sant'Alfonso Maria de' Liguori, San Francesco di Sales, furono modelli impliciti del suo operare. La sua originalità fu quella di proporre riferimenti 'preventivi' per l'educazione dei suoi giovani, con l'intento di aiutarli nella formazione del senso della fede, dell'appartenenza alla Chiesa e della partecipazione produttiva alla vita sociale, nel contesto di una storia da comprendere nei significati religiosi, da vivere e da caratterizzare con l'impegno personale e comunitario.
In questo senso il percorso educativo e pastorale di don Bosco, sostenuto da una intensa attività editoriale, si agganciava al cammino epocale della Chiesa nel XIX secolo e alle dinamiche ispirative della Dottrina Sociale sviluppata e comunicata in risposta ai mutamenti e alle problematiche della modernità. “Camminando con i giovani” è ancora oggi l'orientamento operativo della famiglia dei Salesiani, la Congregazione fondata da don Bosco e diffusa in 128 nazioni con circa mezzo milione di membri. Nel giorno di Pasqua del 1934 il papa Pio XI iscrisse Giovanni Bosco tra i Santi della Chiesa Cattolica.

Alcuni documenti storici riguardanti don Bosco




Bibliografia storica e agiografica di don Bosco

Storia ecclesiastica ad uso della scuole (1845)
Storia sacra per uso delle scuole (1847)
Maniera facile per imparare la storia sacra (1855)
Storia d'Italia raccontata alla gioventù (1855)
San Martino (1855)
San Pancrazio (1856)
San Pietro (1856)
San Paolo (1857)
Domenico Savio (1859)
Giuseppe Caffasso (1860)
Michele Magone (1861)
Francesco Besucco (1864)
La vita dei Papi fino al secolo IV (1857-1865)
San Giuseppe (1867)
La Chiesa Cattolica e la sua gerarchia (1869)
I concili generali e la Chiesa cattolica (1869)
Fatti ameni della vita di Pio IX (1871)


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