domenica 2 dicembre 2012

Il Pellegrinaggio Lauretano nella diocesi di Aversa


La pratica devozionale dei luoghi mariani, molto diffusa nella diocesi di Aversa nell’età medievale, si arricchì di nuovi e diversificati segni spirituali, artistici e costruttivi, nell’epoca post-tridentina. Per l’esemplificazione di questa nuova dinamica nella diocesi aversana, una particolare menzione merita il sacello lauretano, costruito nel transetto laterale della Cattedrale di Aversa.

Il sacello lauretano è in pratica una ricostruzione, in scala ridotta, della Santa Casa di Nazareth che si visita nel santuario marchigiano di Loreto.
Il vescovo aversano Carlo I Carafa (1616-1644: epoca dell’episcopato), fu nunzio apostolico in Germania per oltre sette anni. Di ritorno alla sede di Aversa, che amò con particolare intensità, egli ebbe occasione di vivere l'esperienza del pellegrino a Loreto e volle condividerla con la sua chiesa particolare. Fece costruire la copia monumentale in scala fedele della Casa del santuario che lo aveva profondamente commosso.
Sacratissimae Dei Matri Virgini Carolus Episcopus Aversanus in humilissimam gratiarum actionem: è la dedica a Maria impressa sul suo libro pubblicato in Aversa nel 1630 a resoconto e a divulgazione del suo lavoro di diplomatico al servizio della Chiesa: Commentaria de Germania Sacra Restaurata...
L'anno della stampa è lo stesso della costruzione del sacello lauretano in cattedrale e si rafforza la testimonianza dell'umile e sentita devozione mariana del vescovo Carlo Carafa che a Maria volle dedicare la sua opera ed il suo ministero, come volle che fosse posta ai piedi del monumento mariano aversano la sepoltura delle sue spoglie mortali.
L'iniziativa del vescovo Carafa ebbe significati prestigiosi e devozionali, legandosi alla concessione dell’indulgenza plenaria; ed il modello aversano della casa di Nazareth fin dal '600 è stato fortemente legato alla spiritualità mariana in Diocesi.
Ancora oggi, dal 21 novembre al 10 dicembre si celebra il Giubileo Lauretano in onore della Vergine di Loreto compatrona con San Paolo apostolo della diocesi. In questa occasione un centinaio di comunità parrocchiali e migliaia di fedeli appartenenti alle diverse zone pastorali del territorio si recano in pellegrinaggio alla cattedrale per rinnovare il rito antico e per lucrare l'indulgenza plenaria. Tutte le componenti di tutte le età e di tutte le esperienze diocesane si ritrovano in preghiera nel duomo normanno vivendo insieme con il vescovo momenti importanti e ricordevoli della propria fede e della propria appartenenza ecclesiale. I giovani, gli anziani, i seminaristi, il clero, i religiosi e i laici fraternizzano raccogliendo i frutti devoti del sacro pellegrinaggio mariano e proponendo impegni entusiastici nella testimonianza della fede. Il dialogo e l'incontro del pellegrinaggio annuale sono in questo modo occasioni di novità e di un rivedersi tra amici e conoscenti. Prevalgono sorrisi speranze e narrazioni di percorsi e di progetti, di situazioni memorabili da condividere.
Tutti i vescovi e fedeli aversani hanno nei secoli rivolto alla Vergine Lauretana un segno della loro devozione, una preghiera speciale, una cappella musicale, opere di carità, una ricerca orante della sua materna protezione nelle varie circostanze ed attualità della vita.
Il vescovo Angelo Spinillo ultimamente ha scritto per i pellegrini al sacello laureatano di Aversa questa ultima preghiera. 

  

Nessun commento:

Posta un commento