
Il 21 novembre si è avuto la Chiusura del Sinodo e contemporaneamente l’Apertura del Giubileo Lauretano dedicato tradizionalmente alla Madonna di Loreto compatrona con San Paolo della Diocesi. Le sessioni sinodali si sono si svolte dalle ore 18.30 alle ore 20.30. Nella sua omelia del 12 Settembre l’Arcivescovo Mario Milano aveva detto: “Con questo Sinodo vogliamo cogliere tutta la ricchezza dottrinale e pastorale del Concilio Vaticano II che, il servo di Dio, Giovanni Paolo II, volle definire bussola certa per orientare il cammino della Chiesa all'inizio di questo terzo millennio. Noi vogliamo puntare su questa bussola certa per poterci incamminare su quei sentieri indicati dallo Spirito Santo.”
Partecipatissime sono state le sedute del Sinodo e moltissimi sono stati i contributi dei parroci, sacerdoti, diaconi, religiosi e laici all’accoglienza, alla riformulazione e alla novità di proposte che hanno perfezionato l’Instrumentum Laboris predisposto dalla Segreteria del Sinodo.
Sull’apposito sito [ http://sinodo.diocesiaversa.it/exepage.asp?active_page_id=199 ] predisposto dalla Diocesi per documentare ed aggiornare i lavori del Sinodo, si possono conoscere la storia dei Sinodi Diocesani di Aversa, e del Sinodo 2009 le varie fasi, le 4 relazioni fondamentali, i comunicati delle sessioni e tutta l’ampia documentazione che permettono di cogliere tutta la ricchezza dell’importante esperienza ecclesiale.
Giovedi 10 Dicembre 2009, giorno della festa della Madonna di Loreto, si chiude il Giubileo Lauretano e alla solenne Celebrazione Eucaristica delle 18.30, presieduta dal Nunzio Apostolico per l’Italia Mons. Giuseppe Bertello, partecipano con il popolo diocesano tutti i laici e religiosi che hanno dato vita alle Sessioni del Sinodo Diocesano.
La formula dell’indulgenza plenaria connessa al Giubileo Lauretano di Aversa:
…dal 21 novembre al 10 dicembre, nel giorno dell’apertura e della chiusura del Giubileo Lauretano, e una sola volta in un giorno a scelta dai singoli fedeli, che “con l’animo distaccato dall’affetto al peccato, visiteranno la Cattedrale e ivi parteciperanno ad una celebrazione o almeno vi recitano piamente il Padre nostro e il Credo”, viene concessa alle solite condizioni (Confessione, Comunione Eucaristica, preghiera per il Papa) l’indulgenza plenaria, applicabile anche ai defunti.
La devozione diocesana per la Madonna di Loreto si è sviluppata nel periodo post-tridentino ed ha avuto all’origine una storia singolare legata alla costruzione del sacello lauretano nel transetto laterale della cattedrale di Aversa. In pratica esso è una ricostruzione in scala ridotta, della Santa Casa di Nazareth che si visita nel santuario marchigiano di Loreto.
Il vescovo aversano Carlo I Carafa (1616-1644), che fu nunzio pontificio in Germania e pellegrino a Loreto, rimase colpito dalla Santa Casa e volle farne costruire una copia identica, di sana pianta, all'interno della sua cattedrale.
L'iniziativa ebbe significati prestigiosi e devozionali, ed il modello aversano della casa di Nazareth fin dal '600 è stato fortemente legato alla spiritualità mariana in Diocesi.
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