domenica 19 luglio 2015

Religiosità e Cultura in Costa d'Amalfi

Alcuni giorni di vacanza intorno alla metà di Luglio trascorsi in Costa d'Amalfi e soggiornando a Maiori sono stati arricchiti con la diretta esperienza di significative e belle manifestazione della religiosità e della cultura. Tra queste la visita alla Duomo di Amalfi in pellegrinaggio al sepolcro dell'Apostolo Andrea, la visita alla Basilica di Minori ove si custodisce la reliquia di Santa Trofimena martire del IV secolo celebrata con una grandiosa festa patronale, la visita alla Collegiata di Maiori impegnata a vivere la festa di Maria SS.ma del Carmelo anche con eventi culturali organizzati dall'antica Arciconfraternita del Carmine.
La Storia Locale della Costiera, ricca di Autori (Pansa, Camera, Cerasuoli etc.) e di Opere storiografiche antiche e contemporanee, assume interessantissimi tratti legati alla storia ecclesiastica dell'Arcidiocesi di Amalfi e degli altri Centri Storici del territorio.
Mons. Giuseppe Imperato, storico insigne delle istituzioni ecclesiastiche della Costiera, nel primo numero (1/1969) della Rassegna Storica dei Comuni scrisse La Costa delle quattro Cattedrali per trattare di Storia tradizioni religiose e folklore della Costiera amalfitana. Tracciò le linee essenziali della storia ecclesiastica ed agiografica di Amalfi, e della altre antiche città episcopali della Costiera (Scala Ravello e Minori con le loro ex-cattedrali) un tempo “Vescovadi piccoli di estensione, ma numerosi di popolo allora e centri floridissimi di attività culturali, artistiche e sociali”. L'apertura ai commerci con l'Oriente e i rapporti con la Palestina e Costantinopoli determinarono la ricchezza della Costa d'Amalfi che dalle vie del mare ritraeva non solo i suoi beni economici ma anche quelli del suo patrimonio religioso. In questo senso giunsero in Costiera le venerate reliquie dei suoi Santi: il corpo dell'Apostolo Andrea fu portato ad Amalfi all'inizio del '200 dal cardinale Antonio Capuano, da Nicomedia giunsero a Ravello le reliquie di San Pantaleone, dal mare giunse miracolosamente a Minori il corpo di Santa Trofimena, dal mare raccolta da una rete di pescatori giunse anche la bella statua della Madonna con Bambino che si venera nella Collegiata di Santa Maria a Mare di Maiori.
Nei giorni della vacanza estiva ho avuto occasione di verificare la grande devozione popolare e religiosa che circonda la figura di Santa Trofimena patrona di Minori e compatrona della Costiera, la festa grande e lei dedicata con la processione del Popolo e delle Congreghe antiche della città, con le luminarie e i fuochi d'artificio in notturna sul mare che richiamano migliaia di visitatori. Per la devozione a Santa Trofimena e per la ricostruzione storiografica del suo dossier agiografico, che si basa sul ritrovamento di un antico manoscritto del IX secolo, si muovono la Basilica di Minori la Pro Loco e studiosi ricercatori.
In questo senso il Centro Cultura e Storia 'Pompeo Troiano' ha pubblicato per Terra del Sole Edizioni “La Santa e la Città: Santa Trofimena e Minori – problemi storiografici e tradizione manoscritta” a cura di Antonio Mammato.

Un'altra esperienza molto significativa per gli aspetti storici e culturali legati alla tradizione religiosa locale è stata in questi giorni la Presentazione dell'Archivio Storico riordinato della Arciconfraternita del Carmine di Maiori. Il dott. Crescenzo Paolo Di Martino che aveva in precedenza curato il riordinamento dell'Archivio della Collegiata di Santa Maria a Mare ha portato a termine anche un lavoro di sistemazione e di regesto delle Carte e dei Libri Congregazionali dell'Arciconfraternita del Carmine, la quale dal 500' persiste con numerosi Confratelli e con una Cappella ricca di storia e di arte accanto alla Chiesa Collegiata.

Il Convegno della Presentazione, organizzato da Bonaventura Landi Priore della Congrega e da don Vincenzo Taiani Parroco della Collegiata, è stato moderato da Donato Sarno e si è tenuto proprio nella Cappella del Carmine. Si è registrato un folta presenza di pubblico, e sono stati messi in risalto gli importanti legami storici e culturali della Congregazione con la tradizione civile e religiosa della Città di Maiori.   


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