Ho
avuto occasione di partecipare e di intervenire durante il dibattito
al 1° Seminario di studi organizzato dalla Basilica Pontificia San
Sossio di Frattamaggiore per approfondire la conoscenza della figura
del diacono Sossio, santo martire campano del IV secolo e patrono
della città. L'iniziativa è stata realizzata con la collaborazione
della Diocesi di Aversa, del Comune di Frattamaggiore e dell'
Associazione Musei Ecclesiastici Italiani (AMEI). Gli interventi dei
rappresentanti delle entità che hanno collaborato (il Parroco mons.
Sossio Rossi, il Vescovo di Aversa mons. Angelo Spinillo, il Sindaco
dott. Francesco Russo, il Presidente dell'AMEI mons. Giancarlo Santi,
Il Presidente dell'ISAtellani dott. Francesco Montanaro moderatore)
sono stati seguiti da due importanti relazioni accademiche affidate
al prof. Gennaro Luongo dell'Università Federico II di Napoli, e al
prof. Thomas Granier dell'Università di Montpellier. Il primo ha
trattato del dossier agiografico di san Sossio, ed il secondo
ha trattato del trasferimento delle reliquie di Sossio a Napoli
curato e narrato dall'agiografo
napoletano altomedievale Giovanni Diacono.
L'impressione
è stata quella di vedere in atto un impegno che si è profuso come
per dare slanci nuovi ed inediti alla valorizzazione di un patrimonio
di conoscenze e di consistenze storico-culturali che devono essere
lanciate sul piano locale e possibilmente fruite nelle diverse
prospettive della fede religiosa, del servizio pubblico museale, e
dell'appassionante ricerca che individua verità e valori notevoli
nella narrazione agiografica del Santo patrono, ma che sarebbero poco
conosciuti dalla popolazione e dagli studiosi che limitano
localisticamente il loro interesse e la loro ricerca.
In
realtà gli studi agiografici su san Sossio hanno consistenza e
storiografia notevoli, sia nell'ambito della tradizione
storico-ecclesiastica generale, che in genere pone in rilievo la
connessione con il martirio alla Solfatara di san Gennaro e di altri
santi campani, e sia nell'ambito della ricerca iniziata già a metà
del '700 in Frattamaggiore con gli studi del canonico Padricelli e
proseguita con il vescovo Lupoli, ordinario di Montepeloso, che nel
1807 realizzò la traslazione delle reliquie di San Sossio e di San
Severino dal monastero cassinese napoletano che era a loro dedicato e
che fu soppresso con l'avvento dal regime napoleonico. A questo
vescovo frattese si deve l'enucleazione filologica di un primo ed
approfondito 'dossier' agiografico sia individualizzato sul
santo diacono di Miseno, realizzato con l'ausilio e la compulsione
delle fonti più accredite dell'epoca (passiones antiche,
martirologi storici, codici monastici e raccolte di ordini
religiosi), e sia sul santo monaco evangelizzatore del Norico,
traducendo e utilizzando la Vita Severini narrata da
Eugippo.
Sulla
base degli Acta Inventionis, preparati con
intenti pastorali dal vescovo Lupoli ma anche fondati su rigorosi
studi storici archeologici ed ecclesiastici, in Frattamaggiore nel
corso dell'800 si sviluppò un vero e proprio filone di studi
sansossiani. Questo filone si avvalse degli approfondimenti del
canonico Giordano nella sue Memorie Istoriche del 1834, della
polemica sulla traslazione sorta in epoca post-unitaria tra il
parroco Lupoli ed il Galante autore della Guida sacra della
città di Napoli; e in maniera eccelsa della monumentale
opera agiografica Memorie di San Sosio martire
di mons. Carmelo Pezzullo del 1888 che passò in rassegna e trattò
tutti gli elementi noti ed inediti che per la maggior parte sono
ancora oggi riguardati negli studi e dagli studiosi della figura di
san Sossio.
I
contributi dei due relatori accademici al 1° Seminario
sicuramente rafforzano una conoscenza che per altro si è già
consolidata e ancorchè ampliata con ulteriori piste di
approfondimento nel corso degli studi sansossiani frattesi che hanno
dato vita a momenti (celebrazioni di centenari, mostre, convegni
internazionali) studi ed opere, variamente promossi dalla Basilica
Pontificia, dalla Pro Loco e dall'ISAtellani, che si pongono come
riferimento e bibliografia fondamentale per le opere, le attività e
i momenti che si intendono realizzare nelle odierne prospettive
emerse dal 1° Seminario di Studi.
Bibliografia: P. Saviano, Ecclesia Sancti Sossii – Storia Arte Documenti,
Frattamaggiore 2001
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