“Lo
dicevo già sette anni fa in quest'aula, nella medesima occasione di
oggi, auspicando che fosse finalmente vicino "il tempo della
maturità per la democrazia dell'alternanza": che significa
anche il tempo della maturità per la ricerca di soluzioni di governo
condivise quando se ne imponga la necessità. Altrimenti, si dovrebbe
prendere atto dell'ingovernabilità, almeno nella legislatura appena
iniziata.
Mi
accingo al mio secondo mandato, senza illusioni e tanto meno pretese
di amplificazione "salvifica" delle mie funzioni;
eserciterò piuttosto con accresciuto senso del limite, oltre che con
immutata imparzialità, quelle che la Costituzione mi attribuisce. E
lo farò fino a quando la situazione del paese e delle istituzioni me
lo suggerirà e comunque le forze me lo consentiranno.
Inizia
oggi per me questo non previsto ulteriore impegno pubblico in una
fase di vita già molto avanzata; inizia per voi un lungo cammino da
percorrere, con passione, con rigore, con umiltà. Non vi mancherà
il mio incitamento e il mio augurio.
Viva
il Parlamento! Viva la Repubblica! Viva l'Italia!
“
E'
la parte conclusiva del discorso pronunciato alle Camere da Giorgio
Napolitano, rieletto Presidente della Repubblica Italiana, e subito
pubblicato e condiviso con la nazione sul portale in rete della
Presidenza.
Si
ha subito la sensazione di recepire, oltre il senso dell'ascolto e
della lettura, la complessità e la verità di un'opera istituzionale
monumentale ed innovativa. Il senso della storia e del progetto
futuro dell'Italia è colto con semplicità giusta severa e
sorprendente.
Giorgio
Napolitano ha voluto dare “una
testimonianza di consapevolezza e di coesione nazionale” dal
momento che “non si può più, in nessun campo, sottrarsi al dovere
della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla
decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno
improrogabile per sopravvivere e progredire la democrazia e la
società italiana”.
Egli
ha parlato dall'alto del suo percorso
sessantennale nell'istituzione parlamentare ed ha messo a
disposizione di tutti gli Italiani, di ogni generazione, come in una
espressione di sacra paternità, la prospettiva di una sapienza
politica vera ed operosa per il bene della democrazia, del lavoro,
della giustizia e della libertà.
Il
percorso argomentativo del discorso del Presidente è ricco ed
essenziale, tocca continuità e discontinuità di valori e di
aspettative, offrendo irrinunciabili analisi critiche delle
problematiche nazionali – governo, istituzioni, democrazia,
economia, formazione, relazioni internazionali – e proponendo
comportamenti politici utili, dignitosi e risolutivi, aperti al
cambiamento, alla partecipazione costruttiva delle differenti forze
rappresentative, e al perseguimento di “obbiettivi” necessari.
Il
discorso intero lo si può leggere sul portale della Presidenza della
Repubblica Italiana.
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