All'indomani
della pubblicazione in self-publishing del libro Padre
Mario Vergara la missione più bella - Vita del Servo di Dio, che
scrissi in 3 anni di ricerca dal 2007 al 2010, preparai questa
sintesi biografica per Wikipedia. La ripropongo alla lettura
su Doctrina et Humanitas per continuare a ricordare, oggi che
ricorre il 63° del suo martirio, la vita esemplare e la
testimonianza missionaria del servo di Dio mio compaesano.
Si
può leggere un'anteprima e si può acquistare il libro direttamente
sul portale di ilmiolibro.
Padre
Mario Vergara
(Frattamaggiore,
18 novembre 1910 – Shadaw,
25
maggio 1950) è
stato un presbitero
e missionario
italiano del
PIME,
a lungo in missione in Birmania.
La Chiesa
cattolica gli
ha attribuito il titolo di servo
di Dio a
seguito dell'avvio della causa per la sua beatificazione.
Biografia
La
bibliografia più antica riporta in genere la data di nascita del 16
novembre 1910. Le recenti ricerche nell'Archivio Comunale e
nell'Archivio Parrocchiale della città natale portano a rilevare il
18 novembre 1910 come data di nascita di Mario Vergara e il 20
novembre 1910 come data del suo battesimo.
Ultimo
dei nove figli di un industriale canapiero, entrò nel seminario
vescovile di Aversa
ad 11 anni e a 17 fu
ammesso al seminario regionale campano di Posillipo
dei padri Gesuiti,
dove emerse la sua vocazione missionaria. Nel 1929
fu ammesso al
seminario di Monza
del PIME, ma l'anno
successivo dovette rientrare a Posillipo per motivi di salute. Qui
divenne responsabile del Circolo Missionario tra gli studenti del
corso di teologia
e nel 1932
ricevette la tonsura e
gli ordini minori dal vescovo
di Aversa Carmine
Cesarano.
Ad
agosto del 1933
venne
ammesso al Noviziato del PIME di Sant'Ilario
Ligure (GE)
con la guida del padre Emilio Milani che era stato missionario in
Cina.
Il 26
agosto 1934 fu
ordinato presbitero per le mani del cardinale Ildefonso
Schuster nella
chiesa di Bernareggio;
e alla fine di settembre partì per le Missioni del PIME in Birmania.
In
Birmania, allora protettorato britannico, fu accolto dal vescovo
Sagrada, vicario apostolico residente a Toungoo. Subito collaborò
alle attività missionarie già avviate e iniziò lo studio delle
lingue e dei costumi delle popolazioni che doveva assistere ed
evangelizzare.
Nel 1936
gli fu affidata la
cura del distretto montano di Citaciò, abitato dalle genti cariane.
Qui padre Vergara affinò il suo metodo missionario, assicurando a
tutti i villaggi la catechesi e la celebrazione dei sacramenti ed
istituendo varie attività di formazione ed assistenza: organizzò un
orfanotrofio per 82 piccoli birmani e praticò un'efficace medicina
empirica, che spesso agli occhi delle popolazioni da lui curate
appariva come miracolosa.
Nel
1940,
con lo scoppio della seconda
guerra mondiale,
fu internato nei campi di concentramento inglesi in India.
Alla fine della prigionia viaggiò in treno per l'India verso Delhi
e
verso Hyderabade
per qualche tempo fu cappellano dei soldati italiani a Bombay
in
attesa del rimpatrio. A giugno 1946
si
recò a Calcutta
con
la speranza di ottenere il permesso di ritornare alla sua missione in
Birmania. Padre Vergara riuscì a raggiungere la Birmania
nell'autunno successivo e a dicembre venne inviato dal vescovo
Lanfranconi sui monti della Cariania,
ad oriente di Loikaw, dove ricostruì in solitudine le attività
missionarie che la guerra aveva travolto: portò la catechesi nei
villaggi e costruì dispensari e di luoghi di assistenza. Dal
settembre del 1948
fu
coadiuvato dal giovane missionario padre Pietro Galastri.
Dopo
l'indipendenza della Birmania, del 1948,
i luoghi ove operava padre Mario divennero teatro dello scontro
armato tra gruppi locali che si fronteggiavano con tradizioni,
credenze religiose ed ideologie diverse, senza che le truppe
governative riuscissero a presidiarli. Alcune delle forze ribelli non
rifuggivano dalla persecuzione anti-cattolica. In questo contesto, il
25
maggio 1950,
padre Mario Vergara fu trucidato a Shadaw insieme con padre Pietro
Galastri e il suo catechista birmano Isidoro Ngei Ko Lat. Il suo
corpo, chiuso in un sacco, fu abbandonato alla corrente del fiume
Salwen.
Processo di beatificazione
Nel
2003 mons. Sotero Phamo, vescovo di Loikaw, figlio di un catechista
di padre Mario, ha avviato il processo diocesano per la causa di
beatificazione
di Mario
Vergara e di Isidoro Ngei Ko Lat, in quanto "martiri per la
fede". Dopo gli accertamenti del postulatore, il missionario è
stato riconosciuto servo
di Dio.
Bibliografia
Gaetano
Capasso, Cultura e religiosità ad Aversa nei secoli XVIII-XIX-XX,
Napoli 1968
Mattesini
C., Da Camaldoli alla giungla, EMI, Bologna 1980
P.
Ferdinando Germani, P. Mario Vergara – Martire della Fede e della
Carità in Birmania, Napoli 1987
Maria
Grazia Zambon, A causa di Gesù. Diciotto missionari martiri del
Pime, EMI, Bologna 1994
Parrocchia
S. Sossio L.M., Un martire di Frattamaggiore: P.Mario Vergara,
Frattamaggiore 2000
Angelo
Perrotta, Come eco di pia campana, Frattamaggiore 2001
Sosio
Capasso, Due missionari frattesi, Istituto di Studi Atellani,
Frattamaggiore 2003
Pasquale
Saviano, Padre Mario Vergara maestro di metodo missionario, in:
Venga il tuo Regno n. 5 - 2007
Pasquale
Saviano, Padre Mario Vergara la missione più bella - Vita del Servo
di Dio, Roma 2010
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