sabato 25 maggio 2013

Il Servo di Dio padre Mario Vergara

All'indomani della pubblicazione in self-publishing del libro Padre Mario Vergara la missione più bella - Vita del Servo di Dio, che scrissi in 3 anni di ricerca dal 2007 al 2010, preparai questa sintesi biografica per Wikipedia. La ripropongo alla lettura su Doctrina et Humanitas per continuare a ricordare, oggi che ricorre il 63° del suo martirio, la vita esemplare e la testimonianza missionaria del servo di Dio mio compaesano.


Si può leggere un'anteprima e si può acquistare il libro direttamente sul portale di ilmiolibro.
 

Padre Mario Vergara (Frattamaggiore, 18 novembre 1910 Shadaw, 25 maggio 1950) è stato un presbitero e missionario italiano del PIME, a lungo in missione in Birmania. La Chiesa cattolica gli ha attribuito il titolo di servo di Dio a seguito dell'avvio della causa per la sua beatificazione.

Biografia

La bibliografia più antica riporta in genere la data di nascita del 16 novembre 1910. Le recenti ricerche nell'Archivio Comunale e nell'Archivio Parrocchiale della città natale portano a rilevare il 18 novembre 1910 come data di nascita di Mario Vergara e il 20 novembre 1910 come data del suo battesimo.
Ultimo dei nove figli di un industriale canapiero, entrò nel seminario vescovile di Aversa ad 11 anni e a 17 fu ammesso al seminario regionale campano di Posillipo dei padri Gesuiti, dove emerse la sua vocazione missionaria. Nel 1929 fu ammesso al seminario di Monza del PIME, ma l'anno successivo dovette rientrare a Posillipo per motivi di salute. Qui divenne responsabile del Circolo Missionario tra gli studenti del corso di teologia e nel 1932 ricevette la tonsura e gli ordini minori dal vescovo di Aversa Carmine Cesarano.
Ad agosto del 1933 venne ammesso al Noviziato del PIME di Sant'Ilario Ligure (GE) con la guida del padre Emilio Milani che era stato missionario in Cina. Il 26 agosto 1934 fu ordinato presbitero per le mani del cardinale Ildefonso Schuster nella chiesa di Bernareggio; e alla fine di settembre partì per le Missioni del PIME in Birmania.
In Birmania, allora protettorato britannico, fu accolto dal vescovo Sagrada, vicario apostolico residente a Toungoo. Subito collaborò alle attività missionarie già avviate e iniziò lo studio delle lingue e dei costumi delle popolazioni che doveva assistere ed evangelizzare. Nel 1936 gli fu affidata la cura del distretto montano di Citaciò, abitato dalle genti cariane. Qui padre Vergara affinò il suo metodo missionario, assicurando a tutti i villaggi la catechesi e la celebrazione dei sacramenti ed istituendo varie attività di formazione ed assistenza: organizzò un orfanotrofio per 82 piccoli birmani e praticò un'efficace medicina empirica, che spesso agli occhi delle popolazioni da lui curate appariva come miracolosa.
Nel 1940, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, fu internato nei campi di concentramento inglesi in India. Alla fine della prigionia viaggiò in treno per l'India verso Delhi e verso Hyderabade per qualche tempo fu cappellano dei soldati italiani a Bombay in attesa del rimpatrio. A giugno 1946 si recò a Calcutta con la speranza di ottenere il permesso di ritornare alla sua missione in Birmania. Padre Vergara riuscì a raggiungere la Birmania nell'autunno successivo e a dicembre venne inviato dal vescovo Lanfranconi sui monti della Cariania, ad oriente di Loikaw, dove ricostruì in solitudine le attività missionarie che la guerra aveva travolto: portò la catechesi nei villaggi e costruì dispensari e di luoghi di assistenza. Dal settembre del 1948 fu coadiuvato dal giovane missionario padre Pietro Galastri.
Dopo l'indipendenza della Birmania, del 1948, i luoghi ove operava padre Mario divennero teatro dello scontro armato tra gruppi locali che si fronteggiavano con tradizioni, credenze religiose ed ideologie diverse, senza che le truppe governative riuscissero a presidiarli. Alcune delle forze ribelli non rifuggivano dalla persecuzione anti-cattolica. In questo contesto, il 25 maggio 1950, padre Mario Vergara fu trucidato a Shadaw insieme con padre Pietro Galastri e il suo catechista birmano Isidoro Ngei Ko Lat. Il suo corpo, chiuso in un sacco, fu abbandonato alla corrente del fiume Salwen.

Processo di beatificazione

Nel 2003 mons. Sotero Phamo, vescovo di Loikaw, figlio di un catechista di padre Mario, ha avviato il processo diocesano per la causa di beatificazione di Mario Vergara e di Isidoro Ngei Ko Lat, in quanto "martiri per la fede". Dopo gli accertamenti del postulatore, il missionario è stato riconosciuto servo di Dio.

Bibliografia

Gaetano Capasso, Cultura e religiosità ad Aversa nei secoli XVIII-XIX-XX, Napoli 1968
Mattesini C., Da Camaldoli alla giungla, EMI, Bologna 1980
P. Ferdinando Germani, P. Mario Vergara – Martire della Fede e della Carità in Birmania, Napoli 1987
Maria Grazia Zambon, A causa di Gesù. Diciotto missionari martiri del Pime, EMI, Bologna 1994
Parrocchia S. Sossio L.M., Un martire di Frattamaggiore: P.Mario Vergara, Frattamaggiore 2000
Angelo Perrotta, Come eco di pia campana, Frattamaggiore 2001
Sosio Capasso, Due missionari frattesi, Istituto di Studi Atellani, Frattamaggiore 2003
Pasquale Saviano, Padre Mario Vergara maestro di metodo missionario, in: Venga il tuo Regno n. 5 - 2007
Pasquale Saviano, Padre Mario Vergara la missione più bella - Vita del Servo di Dio, Roma 2010


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