Agganciare
il percorso della personale attività pastorale ed educativa al
cammino epocale della Chiesa nel periodo delle grandi trasformazioni
culturali ed economiche del XIX secolo. Fu questo il significato che
assunse l'opera di Giovanni Bosco (1815–1888), il santo sacerdote
educatore infaticabile dei giovani nella Torino sabauda
preunitaria e fondatore carismatico dell'ordine dei Salesiani e della
loro vasta missione cattolica nel mondo contemporaneo. La sua opera
educativa si svolse in maniera prodigiosa, ed assunse esiti
risolutivi nei confronti della devianza e dello sfruttamento del
lavoro giovanile, in un contesto torinese dove si registravano forme
di pauperismo e problematiche connesse all'immigrazione contadina e
all'industrializzazione.
Giovanni
Bosco nacque quando in Europa si era concluso il periodo
rivoluzionario e napoleonico. Orfano di padre e piccolo contadino
dell'astigiano egli apprese i primi rudimenti del sapere da un
vecchio sacerdote. La sua formazione umana e culturale, da garzone di
campagna a seminarista e a giovane sacerdote del Convitto
Ecclesiastico di Torino (dal 1826 al 1844), avvenne in un arco di
tempo caratterizzato da molteplici mutamenti storici, nel clima della
restaurazione e della nascente cultura risorgimentale.
La
sua opera giovanile, fortemente intrisa dell'entusiasmo vocazionale e
dello spirito sacerdotale, si concretizzò nell'Oratorio; una
iniziativa che ebbe i suoi primi sviluppi al contatto con i carcerati
e i giovani provenienti dalla campagna. Attraverso quella
istituzione don Bosco assicurò a decine di ragazzi l'assistenza
religiosa e morale, la crescita nella fede, l'alfabetizzazione e
l'apprendimento di un mestiere artigianale.
Nella
Torino di metà ottocento egli riuscì con l'obolo popolare a
costruire la chiesa di San Francesco di Sales, diede vita a tre
esperienze oratoriane, organizzò numerosi laboratori di artigianato,
istituì una scuola ginnasiale, coinvolse circa un migliaio di
giovani.
All'indomani
dell'Unità d'Italia (1860) la sua opera fu vista con favore in tutti
gli ambienti civili ed ecclesiastici; ottenne il sostegno del
Governo, il plauso del Papa, e l'aiuto di numerosi benefattori e
collaboratori. In poco più di un decennio egli riuscì a costituire
l'ordine dei Salesiani (Padri, Suore e Cooperatori); e riuscì a
costruire altre tre chiese, due a Torino (S. Maria Ausiliatrice e S.
Giovanni Evangelista) e una a Roma (Sacro Cuore di Gesù).
Alla
fine dell'ottocento l'opera di Don Bosco ed il suo messaggio
educativo a favore dei giovani, concretizzatisi
con istituti scuole e missioni salesiani, erano diffusi in Europa in
America Latina ed in altre parti del mondo.
Educazione
dei giovani ed organizzazione della vita consacrata apparvero come
gli ambiti fondamentali rispetto ai quali don Bosco indirizzò la sua
attività sacerdotale. Tali appaiono i tratti caratteristici della
sua opera così come essa viene tuttora esperita nella relazione
sociale e nella dinamica ecclesiale contemporanea. Questi tratti fin
dalle origini non furono disgiunti dalla persistente iniziativa
pubblica che Giovanni Bosco sviluppò nel campo della comunicazione e
della catechesi. Egli attinse alle conoscenze che gli derivavano
dalla personale familiarità con lo studio della storia della Chiesa
e con la intensa pratica devota, e pubblicò libri destinati agli
studi scolastici dei ragazzi e alla crescita della loro fede.
Pubblicò biografie esemplari con intenti educativi e devozionali; si
ispirò all'insegnamento dei santi e alle loro soluzioni per
caratterizzare la sua predicazione e la sua metodologia educativa.
San Filippo Neri, Sant'Alfonso Maria de' Liguori, San Francesco di
Sales, furono modelli impliciti del suo operare. La sua originalità
fu quella di proporre riferimenti 'preventivi' per l'educazione dei
suoi giovani, con l'intento di aiutarli nella formazione del senso
della fede, dell'appartenenza alla Chiesa e della partecipazione
produttiva alla vita sociale, nel contesto di una storia da
comprendere nei significati religiosi, da vivere e da caratterizzare
con l'impegno personale e comunitario.
In
questo senso il percorso educativo e pastorale di don Bosco,
sostenuto da una intensa attività editoriale, si agganciava al
cammino epocale della Chiesa nel XIX secolo e alle dinamiche
ispirative della Dottrina Sociale sviluppata e comunicata in risposta
ai mutamenti e alle problematiche della modernità. “Camminando
con i giovani” è ancora oggi l'orientamento operativo della
famiglia dei Salesiani, la Congregazione fondata da don Bosco e
diffusa in 128 nazioni
con circa mezzo milione di membri. Nel giorno di Pasqua del 1934 il
papa Pio XI iscrisse Giovanni
Bosco tra i Santi della Chiesa Cattolica.
Alcuni
documenti storici riguardanti don Bosco
Bibliografia
storica e agiografica di don Bosco
Storia
ecclesiastica ad uso della scuole (1845)
Storia
sacra per uso delle scuole (1847)
Maniera
facile per imparare la storia sacra (1855)
Storia
d'Italia raccontata alla gioventù (1855)
San
Martino (1855)
San
Pancrazio (1856)
San
Pietro (1856)
San
Paolo (1857)
Domenico
Savio (1859)
Giuseppe
Caffasso (1860)
Michele
Magone (1861)
Francesco
Besucco (1864)
La
vita dei Papi fino al secolo IV (1857-1865)
San
Giuseppe (1867)
La
Chiesa Cattolica e la sua gerarchia (1869)
I
concili generali e la Chiesa cattolica (1869)
Fatti
ameni della vita di Pio IX (1871)
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