Con la preghiera dei Vespri in
Cattedrale si è chiuso venerdì 8 giugno 2012 il Convegno conclusivo
dell'anno pastorale 2011-2012. Il Convegno Pastorale Diocesano
iniziale si era tenuto il 24 settembre 2011 nella chiesa abbaziale di
san Lorenzo fuori le mura. Leggiamo dalla lettera del Vescovo Mons.
Angelo Spinillo i significati, i momenti salienti e le iniziative
avutisi nel corso dell'anno pastorale.
"L'anno
pastorale 2011-2012 volge al termine. Per grazia di Dio lo abbiamo
vissuto con intensità in tanti momenti caratterizzati da un sempre
impegnato ed attento dialogo fraterno e formativo. Insieme ci siamo
preoccupati di curare l'educazione di tutti i membri della comunità
cristiana al vivere la fede nella realtà delle situazioni della vita
e negli ambiti della storia personale e sociale di ogni credente. Ci
siamo preoccupati di educarci all'ascolto della presenza e della
parola di Dio che sempre risuona nei diversi ambiti del vivere
quotidiano e sempre chiama ad aderire alla volontà del Padre e ad
assumere atteggiamenti e scelte nuove, feconde di vita e di carità.
Abbiamo
vissuto:
•
il
24 settembre 2011, il Convegno di inizio anno pastorale, con S. E.
Mons. A. Staglianò;
•
il
24 novembre 2011, l'incontro sull'educarci alla fede nell'ambito"
tradizione", con il Rev. P. Pino Stancari;
•
il
23 febbraio 2012, l'incontro sull'educarci alla fede nell'ambito
"fragilità e affettività umana", con il Rev. Prof. Carlo
Rocchetta;
•
il
15 marzo 2012, l'incontro sull'educarci alla fede nell'ambito
"cittadinanza" con il Magistrato Dott. Raffaele Cantone.
A
conclusione di questo tempo, ci sembra importante, come già fu detto
in settembre, vivere un momento di verifica e di sintesi della strada
percorsa."
Il
convegno conclusivo si è svolto in due momenti: il primo ha visto i
vari gruppi convocati nelle varie sedi indicate per la discussione
delle tematiche dalle 17.30 alle 19.00; il secondo si è vissuto
dalle 19.15 nell'assemblea in cattedrale con le sintesi dei relatori
dei gruppi e le indicazioni pastorali del Vescovo.
Personalmente
ho partecipato nella pinacoteca del seminario vescovile alle
riflessioni del primo gruppo sul tema: educarsi all'ascolto,
all'annuncio e alla trasmissione. Si è trattato di una discussione
molto partecipata sul fondamentale argomento della testimonianza
della fede. Ho sviluppato nel mio intervento la proposta di
contemperare la fede con il sentimento antropologico della 'fiducia'
che bisogna avere nella libertà, nella dignità e nella capacità
dell'uomo, e/o dell' "altro", di essere disponibile
all'accoglienza del dono della fede e alla comprensione del messaggio
evangelico. Ho proposto di considerare l'ascolto, l'annuncio e la
trasmissione come le tre parole di un dialogo che coinvolge credenti,
non credenti, e le generazioni. L'ascolto presuppone la volontà,
cioè che si abbia la disposizione interiore ad accogliere le parole
della fede; l'annuncio presuppone la ricerca, cioè che si abbia la
disposizione a recepire la bellezza della novità, e che si sia
animati dal desiderio della salvezza; la trasmissione presuppone una
sapienza impegnata, una capacità ed una esperienza tese ad 'educare
alla vita buona del Vangelo'.
Che
poi sia sempre possibile rivolgere le parole della fede a chiunque
nel dialogo, mi è parso esemplare riferirmi al Maestro che con il
linguaggio delle parabole insegna la verità e ne adatta le dinamiche
per la comprensione in ogni situazione ed esperienza esistenziale ed
umana.
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