1.
Il mistero pasquale e la santità
Il mistero pasquale sta al
centro della fede e della vita cristiana: la Passione, la Morte e la
Risurrezione di Gesù Cristo sono il fondamento della speranza dei
credenti e rappresentano il modo sacramentale con cui Dio attua la
salvezza dell'uomo. Il mistero pasquale è il dono della grazia di
Dio che rende possibile all'uomo di percorrere la via della
redenzione.
La Pasqua è al centro anche del mistero della
Chiesa, considerata nella relazione che presenta il Cristo come
Sacramento del Padre e la Chiesa come Sacramento del Cristo.
Si
tratta evidentemente di una relazione che promana dalla santità di
Dio e coinvolge le dimensioni storiche dell'uomo. In questo senso al
divino mistero del Cristo sono associate le dimensioni e le
esperienze umane vissute nella testimonianza della santità.
II
Cristo Risorto racchiude in sé il Cristo sofferente della Croce ed
è per la Chiesa universale il Santo per eccellenza che è nella
Gloria di Dio ed è modello del santo, del martire e del testimone,
che ogni chiesa particolare venera come patrono ed intercessore.
2.
Vita di Gesù e vita dei Santi
Nella Tradizione e nella Scrittura
il ruolo fondamentale è rivestito dalla narrazione della Vita di
Gesù e del suo Vangelo, e dalla narrazione della sua Passione,
della sua Morte e della sua Risurrezione. A questa fondamentale
narrazione, che assume i caratteri sacramentali nella celebrazione
eucaristica e nel ciclo liturgico della Chiesa, viene associata
anche la narrazione della vita, della passio e della
testimonianza suprema dei vari santi, la cui memoria ed il cui culto
sono celebrati e favoriti nelle chiese particolari.
La
celebrazione del mistero pasquale e dell'eucaristia rappresenta il
sole divino che splende all'orizzonte della fede della Chiesa; il
culto dei santi ne rappresenta il consolante riverbero umano.
L'opera di Dio si riflette nell'opera dell'uomo che lo ricerca e lo
contempla nella santità.
I santi martiri sono quelli che più sono assimilati al
Cristo; la loro testimonianza di fede, offerta nel supremo
sacrificio della vita, li accomuna al Cristo sofferente che con la
sua croce offre la via della salvezza che libera l’umanità dal
peccato e dalla morte.
Per questo motivo la narrazione della vita
dei santi e lo studio dell'agiografia sono diventati di fondamentale
importanza nella apologetica e nella cultura storica ecclesiastica
e, tenuto conto dei limiti e dei contesti particolari, essi
rientrano a pieno titolo nelle espressioni devozionali e nella
tradizione della Chiesa. Nei santi e nella loro vita la Chiesa vede
il segno dell'amicizia, dell'esempio e del modello di Gesù Cristo
Salvatore.
Il culto dei
santi e dei martiri collega la Chiesa di oggi alle manifestazioni
della Chiesa antica lungo una Tradizione, intesa come vita storica
della chiesa, che accanto alla proclamazione del Vangelo di Cristo
ha sempre proposto, anche liturgicamente, la lettura della vita e
degli esempi dei santi.
Il Vangelo di Cristo rimane il fondamento
che permette alla Chiesa di assumere il carattere universale;
accanto ad esso la vita e la testimonianza dei santi consente alla
Chiesa di assumere i caratteri particolari delle comunità devote
che vivono il Vangelo e la storia della loro fede anche attraverso
l'esempio e l'ispirazione dei santi titolari.
Nella Chiesa universale ogni luogo è
segnato dalla presenza del Cristo ed ogni esperienza spirituale è a
Lui relazionata; templi e liturgie sono eretti e celebrate in nome
di Lui. La sacralità di questo nucleo su cui si incentra la
religiosità cristiana è legata all'unica perfetta rappresentazione
della Santità di Dio che si attua solo in Cristo suo Figlio, vero
Dio e vero Uomo. Nella Chiesa particolare della Diocesi, della
Parrocchia e del Santuario, i luoghi sono arricchiti anche della
celebrazione di Maria, Madre di Dio, e della memoria degli amici e
dei testimoni di Cristo, dei Santi cioè, che con il loro martirio e
con l'esempio della loro vita di fede e di carità, sono stati
additati alla devozione e alla preghiera del popolo e sono stati
posti dalla Chiesa vicino al Cristo come intercessori del perdono di
Dio e come modelli umani per la santità e per la salvezza.
In
questo senso, come sintesi del magistero circa i Santi, il
Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che “la Chiesa
riconoscendo la potenza dello Spirito di santità che è in lei ...
sostiene la speranza dei fedeli offrendo loro i santi quali modelli
intercessori” (CCC, 828), e che “I santi e le sante sono
sempre stati sorgente e origine di rinnovamento nei momenti più
difficili della storia della Chiesa”.
6.
I Santi nelle parole di Papa Francesco
All'Angelus
della solennità di Tutti i Santi del 1° Novembre 2013 Papa
Francesco ha espresso queste parole per descrivere i tratti
fondamentali dei Santi “amici di Dio”:
Cari
fratelli e sorelle, buongiorno!
la
festa di Tutti i Santi, che oggi celebriamo, ci ricorda che il
traguardo della nostra esistenza non è la morte, è il Paradiso! Lo
scrive l’apostolo Giovanni: «Ciò che saremo non è stato ancora
rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi
saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è» (1 Gv
3,2). I Santi, gli amici di Dio, ci assicurano che questa
promessa non delude. Nella loro esistenza terrena, infatti, hanno
vissuto in comunione profonda con Dio. Nel volto dei fratelli più
piccoli e disprezzati hanno veduto il volto di Dio, e ora lo
contemplano faccia a faccia nella sua bellezza gloriosa.
I
Santi non sono superuomini, né sono nati perfetti. Sono come noi,
come ognuno di noi, sono persone che prima di raggiungere la gloria
del cielo hanno vissuto una vita normale, con gioie e dolori, fatiche
e speranze. Ma cosa ha cambiato la loro vita? Quando hanno conosciuto
l’amore di Dio, lo hanno seguito con tutto il cuore, senza
condizioni e ipocrisie; hanno speso la loro vita al servizio degli
altri, hanno sopportato sofferenze e avversità senza odiare e
rispondendo al male con il bene, diffondendo gioia e pace. Questa è
la vita dei Santi: persone che per amore di Dio nella loro vita non
hanno posto condizioni a Lui; non sono stati ipocriti; hanno speso la
loro vita al servizio degli altri per servire il prossimo; hanno
sofferto tante avversità, ma senza odiare.
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