Una
settimana di preghiera e di vangelo dal 6 al 13 Agosto 2013. E' il
percorso spirituale estivo proposto dalla Parrocchia degli Altipiani
di Arcinazzo, dedicata alla Beata Vergine Maria 'Refugium
peccatorum', che celebra quest'anno il 50° della fondazione. Da
qualche anno la Parrocchia, che prima era situata nella giurisdizione
territoriale dell'Abbazia Benedettina di Subiaco, fa parte della
Diocesi di Anagni ed è retta Padre Mario Fucà, frate cappuccino del
Convento di Fiuggi. Durante l'estate di ogni anno la piccola comunità
parrocchiale degli Altipiani si espande in maniera notevole
coinvolgendo la partecipazione dei numerosi fedeli e famiglie che
trascorrono in questo luogo di montagna, a pochi chilometri da Roma,
le loro vacanze occasionali e la loro villeggiatura. La settimana del
percorso spirituale parrocchiale di agosto trova il culmine nella
processione, ovvero nel 'pellegrinaggio' come preferisce considerarla
padre Mario, che si svolge la sera del 13 Agosto in onore della Beata
Vergine patrona per le vie della località che si compone con le
frazioni appartenenti ai Comuni di Arcinazzo Romano, di Trevi nel
Lazio e di Piglio.
Varie
altre iniziative sociali e pastorali convergono in questa settimana,
che ha una preparazione remota nel persistente impegno di apostolato
e catechesi del parroco cappuccino, di padre Mario che nel suo ordine
è responsabile nazionale per l'evangelizzazione ed è animatore
instancabile di iniziative missionarie, di solidarietà e di guida
spirituale, che si avvale dei linguaggi molteplici della
comunicazione (libro del 50°, arte, musica, teatro, mercatino,
conferenza, canto e religiosità) per la pastorale comunitaria e
l'annuncio evangelico adattato ad ogni età e generazione. Volentieri
pervengono alla collaborazione e al sostegno delle iniziative di
padre Mario semplici parrocchiani, ministranti, genitori, gruppi
giovanili, alcuni frati cappuccini visitatori (f. Gianfranco e f.
Massimiliano) compreso il ministro provinciale (p. G. Palmisani),
altri ministri, autorità civili, e lo stesso vescovo di Anagni
mons. Lorenzo Loppa.
Una scorsa al depliant illustrativo del
programma delle iniziative della settimana darà il senso della loro
importanza e della varia e qualificata partecipazione.
Quest'anno
anch'io ho avuto occasione di camminare un poco insieme con padre
Mario e la sua comunità. Con Antonietta ed altri amici, praticando
un vero 'Trekking dello Spirito', sono stato lungo il percorso
contemplativo (ora scandito da grandi raffigurazioni metalliche della
Via Crucis) che Giovanni Paolo II faceva spesso ai Prati di
San Biagio sopra Piglio. Poi mi sono arrampicato sul tortuoso
sentiero di montagna verso la cima del Monte Retafani (1054 mt.)
collaborando all'istallazione dei pannelli meditativi dei 'Misteri
della Luce' trasportati in salita da Regina, l'asina della
Parrocchia.
Si è trattato di una esperienza devota e di
approfondimento della conoscenza della figura del papa beato, della
scoperta di un leggendario locale esistente circa le sue
escursioni ed i suoi incontri sui monti sopra Piglio. Esemplare è la
conversazione, narratomi da Euro, avuta dal papa con un pastore di
pecore presso l'eremo della Madonna del Monte:
- “Tu
che mestiere fai? Io qui porto questo centinaio di pecore”;
- “Faccio
il pastore, come te, e porto milioni di pecore per tutto il mondo”.
In
una delle serate ho anche ascoltato la conferenza di p. Giulio
Albanese sul tema: “Da Benedetto a Francesco … nell'anno della
fede”. Il missionario comboniano, noto giornalista scrittore e
comunicatore delle cose della Chiesa, è spesso ospite della comunità
di padre Mario, con il quale collabora per la catechesi missionaria e
per la realizzazione di vari progetti culturali e di
evangelizzazione. Egli ha trattato la tematica in maniera suggestiva
e convincente, contribuendo alla comprensione dei recenti avvenimenti
della Chiesa che hanno portato alle dimissioni di papa Benedetto XVI
e alla elezione di papa Francesco. La sua è stata una analisi,
teologica e sociologica insieme, sviluppata con l'ausilio di una
chiave interpretativa simbolica ed originale circa lo stile e le
aspettative spirituali del pontificato: lo stolone che il Papa usa
per impartire la solenne benedizione Urbi et Orbi. Lo stolone del
Papa porta impresse le effigi dei Santi Apostoli Pietro e Paolo,
fondatori della Chiesa di Roma: il primo che rappresenta lo “stile
petrino” istituzionale ed organizzativo e l'altro che rappresenta
lo “stile paolino” e missionario dell'agire del “Vescovo di
Roma”: due stili che appaiono di volta in volta con espressioni
singolarmente predominanti e caratterizzanti dei comportamenti e
delle azioni dell'uno o dell'altro Papa. Evidentemente con
iniziative, parole ed esiti particolari per la vita religiosa della
Chiesa e per le espressioni storiche della fede in Gesù Cristo.
L'ispirazione
posta a riferimento spirituale della Settimana di preghiera e di
vangelo agli Altipiani è stata l'Enciclica di papa Francesco Lumen
Fidei, dalla quale è stata tratta la preghiera mariana che ha
accompagnato tutti i momenti ecclesiali:
Aiuta,
o Madre, la nostra fede!
Apri
il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e
la sua chiamata.
Sveglia
in noi il desiderio di seguire i suoi passi, uscendo dalla nostra
terra e accogliendo la sua promessa.
Aiutaci
a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la
fede.
Aiutaci
ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore, soprattutto
nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è
chiamata a maturare.
Semina
nella nostra fede la gioia del Risorto.
Ricordaci
che chi crede non è mai solo.
Insegnaci
a guardare con gli occhi di Gesù, affinché Egli sia luce sul nostro
cammino.
E
che questa luce della fede cresca sempre in noi, finché arrivi quel
giorno senza tramonto, che
è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore!
Nessun commento:
Posta un commento