E' la seconda volta che Rocco si cimenta con la scrittura di un libro. Per il primo, Come in un film, ebbi occasione di parlarne come di uno strumento narrativo a cui Rocco affidava le sue riflessioni e la sua filosofia della vita per stabilire un dialogo ed una comunicazione sui valori essenziali con tutti quelli che lo avrebbero letto. I valori erano la fede, la religiosità, l'amicizia, l'amore, la sincerità, la reciproca accoglienza, l'umile comprensione, l'autocritica e la speranza...
Per questo secondo libro, I rumori della notte e il silenzio degli uomini, il dialogo e la comunicazione sembrano lasciare il posto all'introspezione, all'esigenza di verificare personalmente l'impatto con la narrazione; quasi che a Rocco interessi più il comprendere che il dire le cose che ha scritto nel libro, rivestendo egli stesso in qualche suo racconto, non a caso, i panni del lettore.
Lo scorrere semplice e sorprendente delle storie narrate si intreccia con le reazioni personali del narratore; in ciò consiste il fondamento dialogale del libro, che lascia al lettore la possibilità di partecipare, comprendere, condividere, ma anche di criticare, osservare, incuriosirsi.
Come lettore del libro, che ho agevolmente letto in una mezza giornata, ho trovato interessanti gli stimoli alla riflessione, la ricerca della verità, gli interrogativi etici ed esistenziali proposti. Sono questi, in fondo, gli obiettivi comunicativi del libro, gli strumenti a cui Rocco affida il suo messaggio ai lettori.
Ma anche una certa tensione metodologica mi ha impressionato: quella del rapporto particolare che Rocco ha stabilito con il libro, inteso come concetto universale, rispetto al quale ha voluto produrre la sua particolare opera letteraria.
Il lbro come strumento e come messaggio: in questa chiave emergono le domande, i valori, i risvolti, il lavorio e i contenuti della comunicazione di Rocco come autore.
Titolo: Cosa produce rumore nel silenzio della notte? Cosa nasconde il silenzio degli uomini?
E' una ricerca di parole o di comportamenti?
E' la tensione faticosa, ma irrinunciabile, di manifestare agli altri la propria essenza?
E' l'esigenza di spersonalizzarsi per dire cose molto personali?
1- Ti chiamerò ... Salvatore (Dialogo immaginario)
Qui il libro per Rocco è quello di un altro. E' l'invenzione per parlare dell'ambiguità di una persona autorevole, di un padre disonesto ingiustificabile ed indifendibile.
Il messaggio: "Le persone vogliono esempi puliti e chiedono coerenza e trasparenza".
2- Il rimorso e l'inganno (La voce di Dio)
Qui Rocco viene attratto dal genere della sceneggiatura, racconta la trama di una fiction televisiva su soldi e sentimenti. Il libro per lui è poggiato sul comodino, o è aperto su una pagina casuale e serve a stimolare e a ricercare una propria identificazione: l'occasione per esprimere le sue osservazioni etiche che rimangono inedite, considerate nella sua incomunicata intimità e nella fede personale.
Il messaggio: "A colloquio con la propria coscienza si scopre la voce di Dio".
3- I silenzi delle parole
Qui le storie di vita che Rocco finalmente può narrare, con parole che descrivono con profondità e chiarezza situazioni realistiche, stati d'animo e relazioni umane, si offrono come la materia adatta per un libro da scrivere. Sono sempre gli ambiti esistenziali del lavoro, della casa, del matrimonio, dell'amicizia, congeniali al discorso di Rocco; ma sono trattati nella discrezione e nella considerazione di avvenimenti che trascendono le dimensioni personali e possono riguardare il pubblico più vasto.
Il messaggio: "Dopo tante costrizioni, sicuramente posso decidere di uscire dalla prigione dei luoghi comuni".
4- Il silenzio della ragione
Qui Rocco può ritornare con serenità alle pagine di un suo libro già scritto; riscoprire la ricchezza, la bellezza e la sacralità di una esperienza comunitaria umile e stupefacente. Le parole di un libro possono essere lette, ascoltate, rimuginate, ed è possibile ritrovarvi significati nuovi ed inaspettati che rimandano al riconoscimento della propria storia di vita e alla comprensione della storia altrui, in una visione di fede e di sincerità.
Il messaggio: "L'umile ascolto coincide con il risveglio della coscienza"
5- I rumori della notte e i silenzi degli uomini
Qui si compie il percorso letterario del libro di Rocco. Sembra quasi avverarsi la frase che don Pasqualino Costanzo, prete e scrittore indimenticato, utilizzava per parlare di un suo libro compiuto che veniva 'finalmente licenziato per la stampa'.
Gli interrogativi del titolo hanno trovato una spiegazione, il libro di un altro è servito a riguardare storie di vita e a rivedere esperienze ed idee personali. Un libro già scritto è servito da verifica per uno nuovo che si è andato scrivendo e che può essere offerto, finalmente, come espressione di quelle dimensioni interiori personali e di quei legami che si rifiutano di mostrarsi falsi.
Il libro si avvale della presentazione di Nando Tavasso, di M. Rosaria Rispo, e di Salvatore Capasso.
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