mercoledì 4 febbraio 2015

Il volto della Repubblica

Sergio Mattarella, 12° Presidente della Repubblica Italiana, nel giorno del giuramento (3 Febbraio 2015) ha rivolto il suo messaggio al Parlamento. Ha realizzato il suo percorso discorsivo delineando e dettagliando i tratti e le dimensioni della vita della Nazione. Ha descritto la situazione dei rapporti civili, etico-sociali, economici e politici, in relazione ai Principi della Costituzione, all'Ordinamento e ai Diritti e ai Doveri in essa contemplati. Ha rimarcato la prospettiva delle speranze degli Italiani e delle giovani generazioni; ed ha evidenziato i valori della libertà e della democrazia nel contesto europeo ed internazionale.
Il Presidente Mattarella ha espresso i concetti inerenti il suo ruolo di garante della Costituzione con parole ed immagini semplici ed efficaci, come quelle dell'arbitro imparziale e dei giocatori corretti. Particolarmente significativa è stata la parte conclusiva del suo discorso dedicata alla 'scultura' del volto della Repubblica.
Tratta dal Messaggio riportato sul Portale della Presidenza della Repubblica, la leggiamo di seguito.


Onorevoli Parlamentari, Signori Delegati,


Per la nostra gente, il volto della Repubblica è quello che si presenta nella vita di tutti i giorni: l' ospedale, il municipio, la scuola, il tribunale, il museo.

Mi auguro che negli uffici pubblici e nelle istituzioni possano riflettersi, con fiducia, i volti degli italiani:
il volto spensierato dei bambini, quello curioso dei ragazzi.

i volti preoccupati degli anziani soli e in difficoltà il volto di chi soffre, dei malati, e delle loro famiglie, che portano sulle spalle carichi pesanti.

Il volto dei giovani che cercano lavoro e quello di chi il lavoro lo ha perduto.

Il volto di chi ha dovuto chiudere l'impresa a causa della congiuntura economica e quello di chi continua a investire nonostante la crisi.

Il volto di chi dona con generosità il proprio tempo agli altri.

Il volto di chi non si arrende alla sopraffazione, di chi lotta contro le ingiustizie e quello di chi cerca una via di riscatto.

Storie di donne e di uomini, di piccoli e di anziani, con differenti convinzioni politiche, culturali e religiose.

Questi volti e queste storie raccontano di un popolo che vogliamo sempre più libero, sicuro e solidale. Un popolo che si senta davvero comunità e che cammini con una nuova speranza verso un futuro di serenità e di pace.



Viva la Repubblica, viva l'Italia!



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