Grandissima
importanza, religiosa e letteraria, è sempre stata riconosciuta al
Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi. E' il canto della
fraternità universale, dono precipuo del francescanesimo, e lo si è
considerato anche il primo testo poetico della letteratura italiana.
La
“poetica spiritualtà” di Francesco e delle sue parole hanno un
seme ed una luce ulteriore nella Parola di Dio che egli riverbera
nelle sue Lodi al Signore. E il Cantico delle Creature diviene
continuazione, espressione e segno, di un altro componimento svolto
con il ritmo e la preghiera dei Salmi e del Vangelo: le Lodi di Dio
Altissimo (FF 61) che si possono considerare come il Cantico del
Creatore che Francesco scrive come preghiera che l'umile frate
rivolge al Padre Santo.
San
Francesco scrisse queste Lodi quando stava vivendo l'esperienza delle
Stimmate sul monte La Verna (settembre 1224), e le donò autografe ad
un frate sconsolato per la contemplazione spirituale delle "cose
meravigliose" operate da Dio.
Che
siano state direttamente scritte da Francesco lo testimonia frate
Tommaso da Celano nella Vita Seconda di San Francesco D'Assisi (FF
635, 49). Così Tommaso narra l'avvenimento:
Mentre
il Santo era sul monte della Verna, chiuso nella sua cella, un
confratello desiderava
ardentemente di avere a sua consolazione uno scritto contenente
parole del Signore
con brevi note scritte di proprio pugno da san Francesco. Era infatti
convinto che avrebbe
potuto superare o almeno sopportare più facilmente la grave
tentazione, non della carne
ma dello spirito, da cui si sentiva oppresso.
Pur
avendone un vivissimo desiderio, non osava confidarsi col Padre
santissimo ma ciò
che non gli disse la creatura, glielo rivelò lo Spirito.
Un
giorno Francesco lo chiama: «Portami - gli dice - carta e calamaio,
perché voglio scrivere
le parole e le lodi del Signore, come le ho meditate nel mio cuore ».
Subito
gli portò quanto aveva chiesto, ed egli, di sua mano, scrisse le
Lodi di Dio e le parole
che aveva in animo. Alla fine aggiunse la benedizione del frate e gli
disse: «Prenditi questa
piccola carta e custodiscila con cura sino al giorno della tua morte
».
Immediatamente
fu libero da ogni tentazione, e lo scritto, conservato, ha operato in seguito
cose meravigliose.
Di
seguito leggiamo il testo scritto da Francesco ispirato ai Salmi e
al Vangelo.
LODI
DI DIO ALTISSIMO
Tu
sei santo, Signore, solo Dio, che operi
cose meravigliose (Sal
76,15).
Tu
sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo (Sal 85,10),
Tu
sei re onnipotente, Tu, Padre
santo, re
del cielo
e della terra (Gv
17,11; Mt 11,25).
Tu
sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi (Sal 135,2),
Tu
sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero
(1Ts 1,9).
Tu
sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu
sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu
sei bellezza, Tu sei mansuetudine (Sal 70,5),
Tu
sei sicurezza, Tu sei quiete.
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Tu sei gaudio e letizia, Tu sei nostra speranza, Tu sei giustizia,
Tu
sei temperanza, Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza.
Tu
sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu
sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore (Sal 30,5),
Tu
sei fortezza, Tu sei refrigerio (Sal 42,2).
Tu
sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede, Tu sei la nostra
carità.
Tu
sei tutta la nostra dolcezza,Tu sei la nostra vita eterna
grande
e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
Bibliografia:
Scritti di San Francesco d'Assisi
Fonti Francescane
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