martedì 27 ottobre 2009

CATERINA VOLPICELLI E LA NAPOLI DELL’OTTOCENTO

Il libro* Caterina Volpicelli donna della Napoli dell’Ottocento di mons. Antonio Illibato, Archivista della Diocesi di Napoli, è un tomo di circa 600 pagine che pone il lettore a confronto con un contesto storico complesso e con una personalità affascinante.
Le rigorose pagine di storia scritte e documentate con il riferimento diretto alle fonti archivistiche e bibliografiche, riguardanti il quadro epocale ed il succedersi degli avvenimenti, costituiscono dimensioni ed approcci oggettivi che lasciano al lettore l’intuizione e la scoperta dell’anima della protagonista del libro. Il taglio archivistico ed il procedimento della ricerca dell’autore consentono la tracciatura di un tratto storico del cattolicesimo napoletano tra prima e seconda metà dell’ottocento: si tratta di un percorso conoscitivo, per molti aspetti inediti, che porta alla scoperta di un mondo, di una cultura e di un certo numero di personalità, relativamente noti ma di grande rilevanza e significato nella chiesa cattolica europea dell’epoca.
La figura di Caterina Volpicelli, con lo sviluppo della sua opera religiosa, viene continuamente stagliata e rapportata ai vari momenti storici; e ne emerge una documentata storia personale della santa relazionata agli avvenimenti napoletani e ai riverberi europei, soprattutto italiani e francesi, della cultura e della spiritualità cattolica legata alla devozione del Sacro Cuore di Gesù.
Il libro di mons. Illibato è stato presentato nella piovosa serata del 23 Ottobre 2009 al Duomo di Napoli nell’antica basilica di Santa Restituta. Tra il pubblico numeroso erano presenti il cardinale Michele Giordano, diverse Autorità cittadine, moltissime rappresentanti delle Ancelle del Sacro Cuore, la congregazione religiosa fondata dalla Volpicelli, e molti devoti della santa. Il Cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli ed autore della prefazione del libro, ha fatto pervenire i suoi saluti. Del libro hanno discusso la moderatrice Clotilde Punzo, autrice di una monografia sulla santa, la docente di Storia del Cristianesimo Giuliana Boccadamo, il docente di Filosofia Teoretica Pasquale Giustiniani, ed il docente di Storia del Cristianesimo Andrea Milano. Ha concluso la presentazione lo stesso autore del libro, e la serata si è chiusa con un suggestivo concerto musicale in onore della santa intitolato Uno Cuore.
Tutti i relatori hanno messo in risalto aspetti particolari della storia di Caterina Volpicelli, considerati quasi sempre nei significati recepibili nell’attualità: l’importanza della vocazione religiosa, l’importanza delle scelte organizzative e devozionali, la identificazione della fondatrice della Ancelle del Sacro Cuore, la relazione intensa con le personalità del cattolicesimo napoletano di fine ottocento (Bartolo Longo, Sisto Riario Sforza, padre Matera, padre Ludovico da Casoria, ecc.), il rapporto con la Napoli post-unitaria.
Sicuramente i contributi offerti sono stati di grande spessore, utilmente chiarificatori, proponitori di corollari e suscitatori di approfondimenti di molti argomenti abbordati nel libro.
Personalmente, attraverso la lettura del libro, ho colto l’opportunità che la ricerca storica ed archivistica, svolta da mons. Illibato intorno alla figura di Caterina Volpicelli e sulla Napoli dell’ottocento, ha offerto per la ricezione delle istanze proprie della evoluzione spirituale della protagonista. Una evoluzione che viene presentata e documentata per l’intero arco della vita di Caterina e relazionata con le varie età ed eventi significativi per lo sviluppo della sua personalità di donna, di credente e di fondatrice.
Si intuisce, dalla lettura documentata della oggettività storica, la storia dell’anima di Caterina: dalla inquietitudine della giovanetta che vuole rimanere fedele alla sua vocazione religiosa ed impegnarsi nella vita sociale, attraverso le sperimentazioni di affinità, di scelte e di identificazioni con modelli di vita spirituale esterni durante l’età giovanile e matura, fino all’assunzione intima, ecclesiale e definitiva, dello schema nuovo ed autonomo di vita religiosa propostole, per lei e per le sue consorelle, dal cardinale Sisto Riario Sforza con il nome e la fondazione delle Ancelle del Sacro Cuore.

* Antonio Illibato, Caterina Volpicelli donna della Napoli dell’Ottocento, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ) 2008

Nessun commento:

Posta un commento